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Parla il neo pentito Micalizzi: "Partecipai alla lupara bianca di Di Maggio e Billitteri"

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Le dichiarazioni sono state messe a verbale dai pm Del Bene e Demontis

MONREALE, 4 febbraio – Sarebbe entrato nel giro dei danneggiamenti e delle intimidazioni del racket per pagare i debiti di denaro contratti con Giuseppe Lucido Libranti. È quello che afferma il neo pentito monrealese, Giuseppe Micalizzi, che dall'estate scorsa ha deciso di collaborare con la giustizia.

La notizia la riporta stamattina il Giornale di Sicilia, in un articolo a firma di Leopoldo Gargano, nel quale vengono ricostruiti i retroscena di due episodi di lupara bianca, quello di Gaspare Di Maggio, un giovane di San Giuseppe Jato scomparso nel luglio del 2011 e di Giuseppe Billitteri, ambulante monrealese di 70 anni, sequestrato ed ucciso nel marzo del 2012.

Particolari, questi, messi a verbale nell'indagine condotta dai pm Francesco Del Bene e Sergio De Montis. "Ho deciso di collaborare – dichiara Micalizzi sulle colonne del Giornale di Sicilia, che riporta il verbale reso ai magistrati dal neo pentito – in quanto voglio offrire un'opportunità diversa alla mia famiglia e perché sono stanco di essere subordinato a Libranti Lucido che mi ha prestato nel tempo molto denaro".

In occasione della scomparsa di Gaspare Di Maggio il ruolo di Micalizzi sarebbe stato quello di guidare un'Audi grigia metallizzata (di proprietà di Di Maggio)da un ex deposito di calcestruzzi di Giacalone fino a Palermo, in viale delle Scienze, (dove poi venne ritrovata) facendo uso dei guanti.
Per quel che riguarda l'eliminazione di Billitteri, invece, Micalizzi afferma di aver condotto il cadavere dello stesso Billitteri fino a Camopreale dove fu gettato in una fossa, ricoperta poi da un escavatore.

· Enzo Ganci · Editoriali

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