Un quinto complice sfugge alla cattura. Forse preparavano un colpo
SAN GIUSEPPE JATO - 23 novembre- Fatale, secondo quanto raccontano i carabinieri di Monreale, è stato un sorpasso azzardato, che ha fatto oltrepassare la doppia striscia continua che divide le due corsie della Palermo-Sciacca e che ha obbligato i militari ad intervenire. Da questo è nata l'azione che ha portato ieri pomeriggio all'arresto di quattro uomini di nazionalità rumena che viaggiavano a bordo di un'autovettura Alfa Romeo 156, risultata rubata. In manette sono finiti: Karolydi Aldea 29enne, Iancu-Sorin Pepsila 20enne, P.M. m. 18enne e B. m. 29enne.
La vicenda è nata quando i militari stavano svolgendo un servizio di perlustrazione lungo la SS624, quando alle ore 19 circa di ieri, notavano l'autovettura che li precedeva effettuare una manovra di sorpasso azzardata, oltrepassando la doppia striscia continua che divide i due sensi di marcia. Dopo aver tentato invano di sottrarsi al controllo della pattuglia, gli occupanti della 156 sono stati bloccati all'altezza del distributore Agip nei pressi dell'uscita di San Giuseppe Jato. L'autista del mezzo si dava a precipitosa fuga e, nonostante le prolungate ricerche condotte su tutta la valle dello Jato, riusciva a far perdere le sue tracce. I restanti quattro che occupavano l'autovettura venivano fermati e sottoposti a controllo.
I carabinieri, inoltre, constatavano che l'auto in questione risultava oggetto di furto, mentre i fermati, tutti di nazionalità rumena, non erano in grado di riferire le proprie generalità perché sprovvisti di documenti. Dopo averli identificati, i militari operanti, li sottoponevano a fermo per ricettazione, misura necessaria oltre che per i gravi indizi anche per il pericolo di fuga suffragato dal fatto, che i quattro vivevano sul territorio nazionale senza fissa dimora e che il quinto si sia sottratto al controllo.
Ma ciò di cui dovranno rispondere i quattro, non è solo la ricettazione, infatti a seguito di perquisizione veicolare, i militari rinvenivano uno zainetto contenente guanti, cacciaviti, torce: in particolare ogni paio di guanti avvolgeva un utensile in maniera tale da essere pronto all'uso. Dei quattro, Aldea è risultato destinatario di un foglio di via obbligatorio dal Comune di Castelbuono, mentre Pepsila, sul quale grava un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Palermo, è stato trovato in possesso di una patente di guida rubata, della quale era in grado di ricordare solo l'indirizzo, sottratta grazie ad un furto d'auto messo a segno a Palermo lo scorso settembre. Non si esclude che i cinque stessero pianificando un nuovo colpo, probabilmente un furto in abitazione; infatti, sia Pepsila che Aldea risultano avere precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. I quattro terminate le formalità di rito sono stati condotti all'Ucciardone.