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Farmacista sgozzata, i carabinieri del Gruppo Monreale coordinano le attività per il ritrovamento del denaro rubato

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Vero obiettivo della rapina un tesoretto di 250 mila euro

MONREALE 23 novembre - I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, hanno arrestato gli autori di una rapina ai danni della farmacia "Jacona" sita in corso Italia n. 117 a Blufi, piccolo centro del palermitano, durante la quale è stata uccisa la titolare.

I due uomini, successivamente identificati in Porcello Angelo, pluripregiudicato, nato a Petralia Soprana, 50 anni, residente a Blufi e Giampapa Gandolfo, nato a Petralia Sottana, 18 anni, residente a Polizzi Generosa, intorno alle 18 del 21 novembre, sarebbero entrati nella farmacia "Jacona" per commettere una rapina.

Il primo avrebbe colpito l'anziana di 79 anni con un coltello da cucina, il secondo avrebbe fatto da palo. All'interno dell'attività in quel momento vi era la titolare, la dottoressa Giuseppina Jacona, nata a Carini, che nelle fasi della rapina rimaneva mortalmente ferita alla gola a causa di un colpo inferto con incredibile violenza da Porcello, con un coltello da cucina con lama lunga venti centimetri.

L'arma del delitto, intrisa di sangue, veniva trovata sul luogo delitto ed in particolare rinvenuta nel cestino della spazzatura, posto all'interno dell'attività. I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto, bloccavano, con non poche difficoltà, Giampapa e individuavano anche l'altro complice, che nel frattempo si era già dato alla fuga. Lo stesso, però, veniva subito localizzato presso l'abitazione dove era ristretto ai domiciliari. Infatti, Porcello aveva fatto rientro nella sua abitazione situata a pochi metri dalla farmacia e quando i carabinieri bussavano alla sua porta, l'uomo, per depistare le indagini, si faceva trovare in pigiama.

A scoprire il denaro sono stati i carabinieri di Petralia Sottana, coordinati dal Gruppo Monreale, nel corso dei sopralluoghi nell'abitazione della vittima, che viveva al primo piano della palazzina in corso Italia, luogo in cui si trova la farmacia. A seguito della perquisizione domiciliare nella sua abitazione, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto e sequestrato la somma di 14.760 mila euro in contanti, frutto della rapina e ben occultati, in parte, dentro un cassetto ed in parte, in un altro nascondiglio, ricavato dietro la porta del bagno. Inoltre venivano rinvenuti gli indumenti, intrisi di sangue, indossati al momento della rapina.

Nel corso della perquisizione personale, Porcello Angelo veniva trovato in possesso altresì di una banconota da 50 euro, anche questa provento della rapina, nascosta sotto la maglietta a contatto con la pelle, all'altezza della spalla. Il sopralluogo, effettuato presso l'abitazione della vittima, comunicante con la farmacia, consentiva di rinvenire denaro in contanti pari ad oltre 250 mila euro, un tesoretto, verosimilmente il vero obiettivo dei due malfattori. Detta somma di denaro era custodita all'interno di due scatole di scarpe poste sull'armadio della camera da letto.

Inoltre nella stessa casa, sempre dentro la stanza da letto della vittima, veniva trovata una corda, con evidenti macchie di sangue, che con molta probabilità i due malviventi avrebbero dovuto utilizzare per immobilizzare la donna al fine di operare in casa con maggiore tranquillità. Sul posto sono giunti il medico legale ed i carabinieri della sezione Investigazioni Scientifiche del Comando provinciale di Palermo, che hanno effettuato i rilievi tecnico scientifici.

Entrambi i malfattori sono stati portati presso il Comando compagnia di Petralia Sottana, dove sono stati tratti in arresto. In particolare Giampapa Gandolfo veniva condotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese mentre Porcello veniva inizialmente trasportato presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Petralia Sottana, in quanto accusava un malore. Presso la medesima struttura sanitaria l'uomo è stato trattenuto in osservazione fino a venerdì, 22 novembre, e quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese.

 

 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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