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Mafia: la Guardia di Finanza di Palermo confisca beni per 1,8 milioni

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

 I provvedimenti sono stati emessi dai Tribunali di Palermo e Trapani

PALERMO, 5 novembre - Beni per un valore complessivo di circa 1,8 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di tre provvedimenti emessi dalle sezioni Misure di prevenzione dei Tribunali di Palermo e di Trapani.

Il patrimonio piu' consistente, costituito da quattro immobili a uso abitativo, un locale commerciale e un lastrico, per oltre 1,2 milioni di euro, e' stato sottratto a un uomo di 72 anni, arrestato nel 2008 per mafia e estorsione, considerato esponente della famiglia di Tommaso Natale e imparentato con il boss Salvatore Lo Piccolo.

Confiscati, inoltre, per un valore di circa 370.000 euro, una ditta edile, due ditte di lavorazione del marmo, numerosi terreni, un magazzino, tre trattori, un semirimorchio e disponibilita' finanziarie a carico di un uomo di 55 anni di Campobello di Mazara, arrestato nel luglio 2010 per associazione finalizzata al traffico internazionale di cocaina e accusato di aver partecipato a una rete con terminali in Colombia e Peru' sotto la copertura societa' import-export e collegata con esponenti della camorra napoletana. Infine, conti correnti, depositi e titoli vari per 220.000 euro sono stati confiscati a un sessantenne di Castelvetrano, parente del capomafia latitante Matteo Messina Denaro, ritenuto reggente del clan locale e percio' arrestato nel marzo 2010 per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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