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Quattro rapine al Monte dei Paschi di Siena, i soldi gli servivano per il Gratta e Vinci

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Le immagini della banca hanno indirizzato le indagini dei carabinieri di San Lorenzo

PALERMO, 6 ottobre - Quattro rapine messe a segno ai danni della banca Monte dei Paschi di Siena, che hanno fruttato 24 mila euro, per dipendenza da gioco. Così si è giustificato Matteo Tinì, 29enne palermitano, arrestato dai carabinieri della Compagnia "Palermo San Lorenzo".

A convincerlo a effettuare questi atti criminali sarebbe stata la sua smanie di giocare al Lotto o al Gratta e Vinci. Adesso dovrà rispondere di rapina aggravata, dopo il provvedimento di arresto emesso dal GIP presso il Tribunale di Palermo, Angela Gerardi, scaturito dalle indagini svolte dai carabinieri e dirette dal sostituto procuratore della Repubblica, Siro De Flammineis. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire le dinamiche di quattro rapine in banca, tutte ai danni dell'istituto di credito del "Monte dei Paschi di Siena", avvenute il 10 luglio, 6 agosto, 2 ed il 5 settembre di quest'anno.

Sono state proprio le ultime due rapine del mese di settembre, svoltesi in rapida successione, ad attirare l'attenzione dei militari che, grazie alla comparazione delle immagini, registrate dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso presente nelle filiali MPS, sono riusciti a ricondurre i due eventi ad un unico soggetto, ovvero un uomo "di corporatura robusta, capelli rasati, alto circa 1,70", il quale seguiva sempre lo stesso modus operandi: entrava nelle agenzie col volto travisato da un paio di occhiali da sole di colore scuro, raggiungeva direttamente le casse, quasi sempre scavalcando il bancone, per poi prelevare velocemente tutto il denaro che era facilmente disponibile.

I carabinieri, analizzando i comportamenti del soggetto, hanno compreso come ci si trovasse di fronte ad un rapinatore seriale, il quale prediligeva le filiali MPS come obiettivo. L'individuo, infatti, entrava tranquillamente da solo nelle agenzie, apponendo anche la propria impronta digitale sull'apparato "bio-digit" presente nella bussola di ingresso, e in poche e precise mosse portava via ingenti somme di denaro. Dallo studio di reati dello stesso genere, ai danni di altre filiali MPS, gli investigatori riuscivano a ricondurre altre due rapine, commesse nel mese di luglio ed agosto ai danni della stessa filiale di via della Libertà, a Tinì. Quattro colpi in due mesi che, come detto, fruttavano all'autore ben 24 mila euro.

L'azione dei militari dell'Arma, però, non si è fatta attendere e, grazie ad una serie di accertamenti tecnici, già alla fine del mese di settembre si è giunti ad una completa identificazione del soggetto, riconosciuto in Matteo Tinì, il quale è stato raggiunto dal provvedimento di custodia cautelare in carcere. Nel corso dell'operazione i carabinieri hanno perquisito l'abitazione dell'uomo rinvenendo e sequestrando vari indumenti, gli stessi verosimilmente indossati dal soggetto durante le rapine. Tinì, prima di essere trasportato all'Ucciardone, ha confessato ai carabinieri di aver commesso le rapine poiché "vittima" della dipendenza dal gioco per cui ha sperperato tutto il denaro illecitamente sottratto giocando al "Lotto" e al "Gratta e Vinci". Sono in corso ulteriori indagini per verificare eventuali responsabilità dell'arrestato in altre rapine svoltesi, con le medesime modalità, presso diverse agenzie bancarie della provincia di Palermo.

 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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