Secondo i carabinieri avrebbe tentato di mettersi "in ferie" dopo essere stato scoperto
MONREALE, 23 maggio – Saranno attivate regolarmente le procedure per valutare la posizione di Giovanni Cataldo, il dipendente di Poste Italiane, denunciato nei giorni scorsi dai carabinieri di Monreale perché accusato di riciclaggio e ricettazione.
La notizia filtra direttamente dall'azienda, secondo la quale Poste Italiane si muoverà per valutare l'adozione di eventuali provvedimenti disciplinari a carico del proprio dipendente non appena arriverà il carteggio della Procura della Repubblica alla quale la vicenda è già stata demandata.
L'azienda è stata coinvolta nella vicenda a seguito della comunicazione dei carabinieri che hanno informato l'ufficio postale di via Roma, dove presta servizio Cataldo, del fatto che il dipendente non si sarebbe trovato al lavoro, pur avendo regolarmente rilevato la sua presenza col proprio badge, ma presso il deposito di San Martino delle Scale, dove sono stati ritrovati dagli uomini dell'Arma, alcuni dei mezzi agricoli che erano stati rubati nella notte tra venerdì e sabato alla "Pioppo Trasporti". Mezzi per un valore di circa 150 mila euro, la cui scomparsa aveva creato un notevole danno alla ditta. L'uomo, come affermano i carabinieri, avrebbe tentato di "sanare" la sua posizione, tentando di risultare "in ferie", soltanto dopo essere stato scoperto.
Sulla questione, però, sembra aprirsi un discorso più ampio, poiché da quello che filtra non sarebbe la prima volta che accadono di questi episodi. Anche in passato, in casi analoghi, di fronte a reati perseguibili "a querela" da parte di dipendenti degli uffici postali, l'amministrazione pare sia rimasta inerte, di fatto consentendo ai suoi impiegati di sfuggire ai propri obblighi contrattuali.