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Pioppo, un parco macchine agricole rubate e ritrovate: deununciato impiegato postale

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

I mezzi dal valore di circa 150 mila euro, erano nel suo terreno

MONREALE, 22 maggio – Un vero e proprio parco di macchine agricole ed industriali rubato e poi, fortunatamente, ritrovato. Mezzi per un valore di circa 150.000 che i carabinieri delle stazioni di Pioppo e di San Martino delle Scale hanno restituito al legittimo proprietario.

 Nell'azione è stato denunciato per ricettazione e riciclaggio il monrealese (di San Martino delle Scale) Giovanni Cataldo, 49 anni, già pregiudicato per ricettazione e riciclaggio con condanna a 2 anni ed 8 mesi a seguito di denuncia proprio da parte dei militari della Stazione di S. Martino delle Scale nello scorso giugno 2012.

Il reato si è consumato nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando presso la ditta "Pioppo Trasporti" che ha sede a Pioppo, lungo la SS186, 116 sono stati sottratti due autocarri, tre escavatori, batterie per veicoli movimento terra, attrezzature speciali tra cui saldatrici e motozappe. Un danno davvero ingente per la ditta, anche perché il parco macchine non era coperto da assicurazione contro il furto.

È partita rapidamente l'azione dei carabinieri della Stazione locale, che si sono messi sulle tracce del possibile autore. L'azione si è rivelata efficace, dal momento che i militari sono riusciti ad individuare il luogo dove erano stati portati i mezzi: erano in un deposito in via SM22, a San Martino delle Scale, dove, con l'ausilio dei colleghi del luogo, hanno riconosciuto da subito due degli escavatori trafugati.

Successivamente gli uomini dell'Arma sono riusciti a risalire al proprietario del terreno e del deposito dove erano custoditi i mezzi, che non ha saputo fornire spiegazioni, né giustificazione alcuna sul possesso della refurtiva e sul perché la custodisse presso il suo deposito. Si tratta, appunto, di Giovanni Cataldo, impiegato delle Poste Italiane presso la filiale Palermo 1 di via Roma. Durante gli accertamenti è emerso, tra l'altro, che l'impiegato, che a prima mattina aveva già registrato la sua presenza a lavoro con il proprio badge nella sua filiale, si era assentato ingiustificatamente tentando poi, quando sorpreso dai militari, di regolarizzare la sua posizione contattando la filiale affinché quel giorno gli fosse computato quale ferie.

Soltanto la mancata presentazione della querela da parte di Poste Italiane ha evitato l'arresto in flagranza per il reato di truffa. Nel frattempo nella mattinata di oggi i carabinieri hanno trovato anche gli altri due autocarri, abbandonati su un piazzale della Circonvallazione di Monreale all'altezza della casa cantoniera: evidentemente gli altri complici se ne sono liberati temendo di essere individuati. Tutta la refurtiva è stata restituita alla "Pioppo Trasporti" che ha così potuto tirare un sospiro di sollievo. Proseguono comunque le indagini per far luce su eventuali ulteriori corresponsabilità.

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· Enzo Ganci · Editoriali

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