Per il Gip è tentato omicidio, 8 anni e 2 mesi a Davide Adimino

Il piemme aveva chiesto 12 anni di reclusione

PALERMO, 15 maggio – Aveva appiccato il fuoco su due persone e per questo era stato arrestato con l'accusa di duplice tentato omicidio. Adesso si è concluso con la condanna ad otto anni, due mesi e 26 giorni il primo grado di giudizio del processo a carico di Davide Adimino, 23 anni, disoccupato monrealese.

La sentenza, avvenuta al termine del rito abbreviato, è stata emessa dal Gip Giuliano Castiglia ed è relativa al tentato omicidio messo in atto da Adimino nei confronti di Andrea Rusticano, avvenuto a Monreale il 18 novembre 2011. Stralciata da questa fase del processo, invece, la vicenda che riguarda un episodio analogo, commesso sempre da Adimino, nei confronti di Marcello Miceli, il 30 ottobre dello stesso anno.

Prima di pronunciarsi, il Gip Castiglia aveva disposto l'effettuazione di una perizia medico legale al fine di attestare l'idoneità o meno del fuoco appiccato da Adimino a provocare la morte di Rusticano. Il Piemme Diana Russo aveva chiesto una pena di dodici anni. I legali di Adimino, gli avvocati Piero Capizzi e Riccardo Russo, avevano chiesto, invece, la derubricazione del reato in lesioni, sottolineando come il contesto "non evidenziasse intenzione omicida". "Siamo in attesa di leggere le motivazioni – affermano i legali – quindi valuteremo le modalità migliori per presentare ricorso in appello".

Adimino, frattanto, che è indagato nell'ambito dell'operazione "Urban Justice", si è visto trasformare, per i reati connessi al traffico di droga, il provvedimento di detenzione cautelare in carcere, in arresti domiciliari, dal Tribunale del Riesame. Resta, comunque detenuto, presso il carcere di Termini Imerese, per il reato di tentato omicidio.