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Ciro Giangrande: "Non si può perdonare"

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

 Il tenente colonnello Trentin: "Giangrande sempre in prima linea"

ROMA, 29 aprile - ''E' un gesto che non si puo' perdonare''. Sono state queste le parole di Ciro Giangrande, fratello di Giuseppe, il brigadiere dei carabinieri ferito gravemente ieri davanti a Palazzo Chigi, riferendosi a Luigi Preiti.

Ciro Giangrande, gestore del bar Italia di piazza Vittorio Emanuele (nella foto) da ieri, da quando è volato alla volta di Roma, si trova al Policlinico Umberto I dove e' ricoverato il fratello. Frattanto di Giangrande parla il tenente colonnello Ciro Trentin, comandante del 6° Battaglione Toscana, quello a cui appartiene il carabiniere monrealese.

"Il brigadiere Giangrande – ha detto uscendo dal policlinico Umberto I di Roma – e' un uomo di grande esperienza, nella vita e' stato sempre operativo sulla strada. Un uomo in grado di prendersi responsabilita', era infatti il comandante del dispositivo quando i fatti sono accaduti".

"E' sempre in prima linea - ha aggiunto l'ufficiale - sebbene abbia 50 anni e' stato disposto a mettersi in gioco, e' venuto da noi al Battaglione, e' sempre fuori casa lontano dagli affetti. Un grand'uomo" ha concluso Trentin. Giangrande e l'altro collega rimasto ferito, secondo l'ufficiale, non erano mai stati coinvolti in scontri a fuoco ma "sono sempre operativi, sempre sulla strada".

La capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, infine, e' stata al Policlinico Umberto I di Roma a fare visita al brigadiere Giuseppe Giangrande. La Lombardi ha incontrato i genitori del carabiniere 50enne e gli ha portato la sua solidarieta' e quella del Movimento 5 Stelle.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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