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Il Comune vince la causa con l'Amia: no al rimborso da 9,4 milioni

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Il pagamento era dovuto all'utilizzo della discarica di Bellolampo

MONREALE, 3 aprile – Il Comune non dovrà pagare alcun rimborso all'Amia per quanto concerne l'utilizzo della discarica di Bellolampo nel periodo compreso tra il dicembre '98 ed il febbraio 2005. Lo ha deciso il tribunale civile di Palermo.

 Col suo pronunciamento il giudice ha dato ragione all'amministrazione comunale, rigettando le pretese vantate dall'azienda municipalizzata che chiedeva 9 milioni e 400 mila euro, più interessi e rivalutazione, per un totale di circa 12 miloni. Il Tribunale ha chiarito, aderendo ad una giurisprudenza che può considerarsi ormai prevalente, che la domanda dell'azienda non poteva essere accolta, ritenendo inammissibile l'azione generale di arricchimento condotta dall'Amia.

La vittoria, non si esagera affermandolo, evita che il Comune finisca nel dissesto finanziario, strada che avrebbe dovuto certamente percorrere se il pronunciamento fosse stato sfavorevole. Pesanti le refluenze per l'Amia, che contava molto su questa eventuale vittoria per risanare le sue casse dissestate. Probabile che l'azienda presenterà ricorso in appello. Quella di oggi è già la terza causa vinta dal Comune nei confronti dell'Amia. Sorte analoga, infatti, avevano avuto due processi celebrati nel 2004 e nel 2010.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Filippo Di Matteo, il quale si è complimentato con il legale del comune di Monreale avvocato Girolamo Rizzuto, nonché con l'Ufficio Legale che da sempre ha operato nel rispetto delle leggi e dei regolamenti a tutela dell'amministrazione comunale e del bene comune, risultando vittorioso in diverse controversie di grande rilievo.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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