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Furto d'energia e detenzione di armi, cinque arresti ad Altofonte

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

carabinieri

Un'intera palazzina si approvvigionava illegalmente

ALTOFONTE, 28 marzo – Un'intera palazzina beneficiava della corrente elettrica allacciandosi direttamente dalla rete pubblica. È successo ad Altofonte, dove quattro persone sono state arrestate in flagranza di reato.

L'operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione locale al termine di due giorni di intensi controlli condotti con l'ausilio del tecnici dell'Enel. 

L'azione è scattata martedì in via Vittorio Emanuele, dove su una palazzina gravavano sospetti di possibili allacci abusivi alla rete elettrica pubblica. Sconcertante il quadro emerso: quattro i condomini sorpresi nella flagranza del furto: M. A. 46 anni, pluripregiudicato e già sorvegliato speciale, aveva alterato il contatore facendo in modo che registrasse consumi inferiori del 78% non solo nella sua abitazione al 4° piano dell'immobile ma anche presso la sua officina al pianterreno; M. U. 39 anni, aveva fatto lo stesso per il suo appartamento al 2° piano e per la sua officina per veicoli agricoli sempre al pianterreno e così pure M. M., 40 anni, aveva alterato il contatore della sua abitazione al 4° piano. Nella rete è caduto anche R. G. 42 anni, che invece si era allacciato direttamente al cavo della rete elettrica per alimentare l'utenza della sua abitazione al 3° piano.

Dopo la notte agli arresti domiciliari, i quattro, si sono visti convalidare gli arresti ed in sede di giudizio hanno richiesto il patteggiamento: tutti sono stati quindi condannati a 4 mesi di reclusione e 300 euro di multa con pena sospesa perché incensurati, tranne M. A., che non è stato ammesso al patteggiamento e, chiesti dunque i termini a difesa, è stato sottoposto all'obbligo di firma tre volte alla settimana ed all'obbligo di permanenza in abitazione durante le ore serali.

I carabinieri, inoltre, hanno tratto in arresto V.G, altofontino di 46 anni. L'uomo, peraltro già legittimo detentore di un fucile regolarmente denunciato, è stato trovato in possesso di altri due fucili da caccia appartenuti al padre deceduto nel 2000 e mai successivamente denunciati alla locale Stazione Carabinieri. Dopo l'udienza di convalida, è stato rimesso in libertà e sottoposto all'obbligo di firma per due volte alla settimana presso la locale Stazione Carabinieri in attesa delle ulteriori fasi dibattimentali.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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