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Un alunno si ruppe due denti, Ministero condannato al risarcimento

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Alla famiglia 14 mila euro. Applicato il principio di responsabilità oggettiva

MONREALE, 30 dicembre - Il Ministero dell'Istruzione dovrà pagare la somma di 14 mila euro alla famiglia di un ragazzino che frequentava la scuola media Antonio Veneziano a titolo di risarcimento. Lo ha stabilito la Terza Sezione civile del Tribunale di Palermo, presieduta dal giudice Francesca Taormina.

I fatti risalgono al dicembre 2007, quando all'interno dei locali scolastici, F.A., studente che a quel tempo frequentava la II media, durante l'orario di lezione subiva danni fisici quali la frattura dei due incisivi.

All'interno della classe, in pieno svolgimento dell'attività didattica, il minore, a seguito di uno sgambetto di un proprio compagno, cadeva a terra, subendo un trauma facciale con contusione nasale e frattura dell'incisivo superiore mediale destro e sinistro. La Ca.Ri.Ge., compagnia che assicurava l'istituto, non ha mai voluto risarcire il danno nonostante le richieste del legale dei genitori del ragazzo. Con questa sentenza, in pratica, il tribunale ha riconosciuto il principio della responsabilità oggettiva, dal momento che i fatti sono accaduti all'interno dei locali scolastici.

"Oggi - afferma l'avvocato Francesco Pepe - legale della famiglia dello scolaro - dopo anni di causa, giustizia e' stata fatta ed il Ministero dell'Istruzione e' stato condannato al pagamento di una congrua e satisfattiva somma di denaro".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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