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Abusi sessuali su un bambino di 10 anni, arrestato 45enne palermitano

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Gli aveva offerto 20 euro per compiere atti sessuali vicino ad un cassonetto

PALERMO, 18 agosto – Per compiere atti sessuali con un bambino di dieci anni lo voleva ricompensare con venti euro. Al rifiuto del piccolo, però, non aveva esitato ad abusare di lui nei pressi dei cassonetti dei rifiuti. Per questo è stato arrestato a Palermo A.M, di 45 anni.

A mettergli le manette ai polsi sono stati gli agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione "Reati sessuali ed in danno di minori" della Squadra Mobile di Palermo diretti da Rosaria Maida, unitamente agli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria. L'uomo è stato sorpreso ieri pomeriggio nella quasi flagranza di reato di violenza sessuale ai danni di un minore rumeno.

Verso le ore 11 circa personale della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria, si recava nei pressi della fermata dei pullman di piazzetta Cairoli, ove alcune dipendenti che svolgono attività lavorativa in quella zona avevano poco prima visto un uomo compiere atti sessuali con un bambino di circa dieci anni. Le donne avevano assistito alla scena dalla finestra del proprio ufficio ubicato in una palazzina della piazzetta Cairoli.

Avuta la descrizione dei soggetti, gli agenti della Polfer ritornavano verso piazza Giulio Cesare e dopo pochi attimi, nei pressi della stazione centrale, individuavano i soggetti.

Il minore, visibilmente preoccupato, alla vista degli agenti tentava di darsi alla fuga ma veniva subito bloccato e condotto insieme all'uomo negli uffici della Polizia ferroviaria. Il minore riferiva che l'uomo, incontrato casualmente alla stazione dei pullman, gli aveva chiesto di avere rapporti orali con lui in cambio di 20 euro e che nonostante la sua risposta negativa, lo aveva poi seguito vicino a dei contenitori di rifiuti dove il minore si era avvicinato compiendo atti sessuali.

Venivano ascoltate le testimoni che raccontavano che dalla finestra del loro ufficio avevano notato un uomo vicino a dei cassonetti della spazzatura e un bambino al quale l'uomo faceva cenno di avvicinarsi. Il bambino, dopo un'iniziale reticenza, si avvicinava a lui e veniva invitato a compiere atti sessuali.

L'uomo veniva condotto nei locali della Squadra Mobile di Palermo per la prosecuzione dell'attività investigativa. Presso gli Uffici della Mobile, alla presenza di una psicologa e di un interprete di lingua rumena, veniva sentito il minore che confermava di avere subito una violenza sessuale. Il bimbo precisava che la madre, dopo averlo lasciato nei pressi della stazione ferroviaria per chiedere l'elemosina, veniva avvicinato da un uomo che gli offriva dei soldi in cambio di atti sessuali. Immediatamente egli scappava verso un bagno ecologico, sito vicino i cassonetti della spazzatura, dove però riusciva ad entrare anche l'uomo che nel frattempo lo aveva seguito.

Il minore riferiva di essere scappato e di essersi avvicinato ai contenitori della spazzatura per espletare un bisogno fisiologico ma l'uomo, che ancora una volta lo aveva seguito, riusciva nel suo intento. Alla fine lo aveva mandato via, salvo poi richiamarlo per offrirgli 20 euro, tanto che insieme si recavano all'Ufficio Postale nei pressi della Stazione Centrale, luogo dove venivano fermati. Il minore ed i testimoni, a seguito di individuazione di persona, riconoscevano l'uomo come colui che aveva abusato del bambino.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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