Possedeva 16 involucri di cellophane contenenti cocaina
MONREALE, 16 agosto – Hanno seguito la macchina sulle cui tracce si erano messi da piazza Guglielmo fino in via Paruta a Palermo. Lì i carabinieri della Compagnia di Monreale ha arrestato Carmelo Sciacca, 32 anni, carpentiere, pregiudicato.
L'accusa, in flagranza di reato, è quella di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. L'arrestato è residente a Milano via Montevelino, di fatto domiciliato a Palermo in via Anna Magnani.
È ritenuto possessore, al fine di spaccio, di una sostanza stupefacente di 16 involucri di cellophane di colore bianco, a forma di goccia attorcigliati alla sommità, chiusa col fuoco, che le analisi diranno se si tratta di cocaina per un peso complessivo di circa 18 grammi, che è stata sottoposta a sequestro.
I fatti: nel pomeriggio del 14 agosto, a Palermo, in una zona di corso Calatafimi, notoriamente frequentata da acquirenti e venditori di sostanze stupefacenti, nel corso di un delicato servizio antidroga, eseguito in abiti civili, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Monreale, notavano una Fiat Panda di colore blu, con a bordo tre individui che erano stati visti partire da Piazza Guglielmo di Monreale. L'autovettura si fermava in via Paruta all'altezza semaforo di corso Calatafimi. Dal mezzo scendevano tutti e tre i giovani ed entravano all'interno di un esercizio commerciale dove si intrattenevano. Dopo circa un'ora i tre giovani dopo essere usciti dal locale con in mano alcune buste di cellophane di colore bianco contenenti merce alimentare, salivano a bordo dell'auto e si allontanavano velocemente verso corso Calatafimi bassa. Avendo fondato motivo di ritenere che i giovani potessero detenere sostanze stupefacenti, gli investigatori decidevano di entrare in azione inseguendo ed affiancando la Fiat Panda, intimandone l'alt. I militari, pertanto, provvedevano ad identificare Carmelo Sciacca e gli altri due occupanti del mezzo: Sciacca I., nato a Palermo 26 anni, fratello del primo e L.G. M., 38 anni, proprietario della Panda.
Da un'ispezione sommaria eseguita addosso al fratello veniva rinvenuto un pezzo di sostanza resinosa di colore marrone verosimilmente del tipo hashish, pari a due grammi e sottoposta a sequestro.
Nella circostanza, la perquisizione veniva estesa anche agli altri due occupanti e sul veicolo: nelle mutande indossate da Carmelo Sciacca veniva rinvenuto un involucro di cellophane di colore bianco chiuso alla sommità con nastro adesivo di colore bianco, contenente all'interno 16 involucri di cellophane di colore bianco, a forma di goccia attorcigliati alla sommità a mezzo fuoco, contenenti ciascuno sostanza polverulenta di colore bianco verosimilmente stupefacente del tipo cocaina per un peso totale di grammi 18 circa, pronte per essere spacciate al dettaglio per il Ferragosto.
Considerato che la quantità di sostanza stupefacente verosimilmente di tipo "cocaina" rinvenuta, e che Carmelo Sciacca risultava avere precedenti penali per reati specifici inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti poiché tratto in arresto a gennaio del 2008, lo stesso veniva dichiarato in stato di arresto, mentre il fratello. veniva segnalato all'Ufficio Territoriale del Governo di Palermo, quale detentore.
Tutte le sostanze stupefacenti rinvenute, sono state sottoposte a sequestro penale, per essere trasmesse poi al L.A.S.S. Carabinieri di Palermo per gli esami di laboratorio. L'Autorità Giudiziaria disponeva la traduzione di Sciacca presso il carcere dell'Ucciardone di Palermo.