Canta ancora "l'anonimo napoletano", la Polizia sequestra 50 chili di hashish

E' la settima volta che la misteriosa voce telefonica fa smascherare i trafficanti di droga

PALERMO, 24 giugno – Ormai è noto col nome di "Anonimo Napoletano". È la voce telefonica, che per ben sette volte ha permesso di incastrare i trafficanti di droga operanti nel territorio del Palermitano. Una voce che grazie alle sue soffiate ha dato più di una mano agli investigatori.

Stavolta a finire in manette, ad opera degli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione "Antidroga" della Squadra Mobile di Palermo è stato Andrea Belcastro, 35enne operaio incensurato, nato a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma. Per lui l'accusa è pesante: detenzione ai fini di spaccio di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, nella fattispecie "hashish".

L'operazione, come detto, è avvenuta a seguito della settima precisa segnalazione anonima, giunta telefonicamente il giorno prima presso la Questura, con la quale la stessa voce maschile, relativa ad un uomo apparentemente di mezza età dal marcato accento campano (altre sei volte aveva dato la giusta imbeccata alla Polizia, facendo sequestrare alcuni quintali di stupefacenti), dopo essersi fatta di nuovo "riconoscere", in dialetto partenopeo suggeriva stavolta agli operatori di prestare attenzione ai movimenti di un'autovettura, di cui forniva targa e modello, che sarebbero avvenuti nella giornata seguente sull'autostrada Messina – Palermo in direzione di quest'ultima città, invitando ancora una volta i poliziotti a non sottovalutare l'informazione, esattamente come avevano fatto nelle occasioni precedenti.

L'attività ha avuto origine dopo che la nota anche in questo caso veniva comunicata, come da prassi, alla Sezione "Antidroga" della Squadra Mobile, che, alla luce delle precedenti "imbeccate" dell'Anonimo Napoletano, tempestivamente predisponeva una serie di posti di controllo, effettuati con auto-civetta e con personale in borghese dislocato presso i punti nevralgici dell'area autostradale in questione.

Il lavoro degli agenti della Polizia, ancora una volta, si rivelava fruttuoso, dato che alle ore 14 circa l'autovettura in argomento veniva notata in prossimità dello svincolo di Bagheria. I poliziotti, forti anche dell'ennesimo "suggerimento" dell'anonimo fermavano l'autovettura chiedendo spiegazioni all'autista della sua presenza in quel posto.

L'uomo cercava di imbastire delle giustificazioni che non convincevano gli agenti che decidevano di effettuare delle perquisizione all'uomo ed all'autovettura, che permettevano di rinvenire all'interno di un grosso vano posteriore (creato ad arte con un lavoro sulla carrozzeria) posto al di sotto della struttura principale del mezzo, svariati involucri di sostanza stupefacente di tipo "hashish" confezionati con nastro adesivo di colore marrone, per un peso complessivo di circa 50 chili ed un valore al dettaglio di oltre 500.000 euro.

Il soggetto veniva quindi tratto in arresto e condotto presso il carcere dell'Ucciardone, a disposizione delle autorità competenti. Le susseguenti indagini della "Narcotici" saranno ora orientate verso l'individuazione di fornitori e destinatari dello stupefacente sequestrato, che da una prima analisi effettuata col "narcotest" sembra essere di elevato principio attivo.