Calci, pugni, sputi e offese, dopo aver bevuto
PALERMO, 15 maggio – Tornava a casa ubriaco e picchiava il padre 81enne, prendendolo a calci, pugni e sputi ed offendendolo pesantemente. Per questo è stato arrestato ieri dai carabinieri di Palermo Altarello di Baida il pregiudicato palermitano M.F. 48 anni. Non era la prima volta che l’uomo aggrediva il padre, come da quest’ultimo raccontato tra le lacrime poche ore prima presso il Comando Stazione. Nella lunga denuncia, il padre ha riferito ai militari di vivere nel suo appartamento con il figlio da circa dieci anni, un periodo costellato di aggressioni verbali e fisiche. Il figlio con problemi di alcoolismo, con cadenza quotidiana, non perdeva occasione per picchiarlo, costringendolo ad andare a letto alle 20, dicendogli di togliersi dalle scatole. Futili i motivi delle aggressioni, bastava che la sera non gli fosse preparata la cena, indipendentemente dal fatto che l’anziano padre avesse o meno i soldi per fare la spesa (considerato che percepisce una pensione da circa 700 euro), che lui lo prendesse a calci e pugni fino a sputargli addosso offendendolo in malo modo.
Con la poca pensione che percepiva non poteva riuscire a provvedere a tutti i capricci del figlio ed alle varie esigenze familiari e qualche volta era stato obbligato a chiedere in prestito del denaro. Più volte aveva chiesto al figlio, spesso ubriaco, di andare via di casa ricevendo per tutta risposta botte e minacce. Due anni fa, al culmine di un aggressione aveva chiamato il 112 ed in quell’occasione i carabinieri avevano arrestato il figlio per maltrattamenti. L’uomo, uscito di carcere, era tornato a vivere a casa ed era ricominciato l’incubo: un timore quotidiano, e la speranza che qualche volta le minacce di morte non portassero ad un triste epilogo. Nel solo mese di aprile scorso era stato ben tre volte all’ospedale dove gli erano stati diagnosticati vari traumi, e fratture con prognosi per decine di giorni. Ieri sera l’epilogo, con due pattuglie di carabinieri che dopo aver organizzato un servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione, hanno visto l’uomo entrare in casa dove stava aspettando il padre.
Giunti davanti alla porta hanno dovuto attendere pochi minuti perché dall’interno si sentisse il padre urlare dal dolore e chiedere aiuto, mentre il figlio lo minacciava di fare silenzio dicendogli “Ti ammazzo, morirai nelle mie mani”. Entrati nell’appartamento, i militari hanno trovato il figlio in evidente stato alcolico che alla richiesta dei Carabinieri di vedere il padre, rispondeva che l’anziano dormiva nella sua stanza e che non era successo nulla. Dopo un primo controllo, la casa è risultata in completo disordine, mentre il padre veniva trovato nella camera da letto, riverso sul letto. L’anziano padre ha ringraziato tra le lacrime i Carabinieri di avergli salvato la vita. M.G. tratto in arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia è stato tradotto al carcere dell’Ucciardone.