L'indagine era iniziata nel 2008
PALERMO, 27 ottobre - Quietanze di pagamento dei tributi sarebbero state rubate e vendute a contribuenti che, in questo modo, evitavano di pagare il dovuto. Questo il meccanismo di una frode ai danni della Serit, società di riscossione in Sicilia, scoperta dalla Guardia di finanza, che ha arrestato due persone.
Si tratta di Fortunato Segreto, dipendente di un'azienda addetta alla vigilanza presso la sede della Serit di Palermo, e di Francesco Martorana, dipendente della Serit. A entrambi il gip Riccardo Ricciardi ha concesso gli arresti domiciliari.
L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Salvatore Vella e Gianluca De Leo, era stata avviata alla fine del 2008 quando un soggetto si era visto recapitare una cartella esattoriale per un tributo da lui già pagato. Si è così scoperto che della quietanza di quel pagamento non c'era traccia negli uffici Serit e che pertanto il tributo risultava da pagare. Da qui gli investigatori sarebbero risaliti a un ammanco di oltre 3.600 quietanze di pagamento.
I tagliandi sottratti dagli indagati - dicono gli inquirenti -sarebbero stati consegnati poi a contribuenti da loro avvicinati mentre facevano la fila agli sportelli Serit per pagare un tributo. Sarebbe stata proposta la possibilità di ottenere in via 'amichevole' uno sconto per regolarizzare il saldo, e poi sarebbe stata consegnata la quietanza, che a prima vista sembrava genuina ma in effetti relativa a pagamenti effettuati da altre persone. La truffa, in tal modo, colpiva sia la Serit, che non incassava il tributo, sia i contribuenti propensi a evadere mettendosi d'accordo con i due impiegati infedeli della riscossione, sia i contribuenti ligi che avevano pagato e che finivano per risultare morosi.