Con la crisi economica dilagano i furti di energia elettrica

Per l'azione di contrasto i carabinieri portano avanti uan vera e propria offensiva

PALERMO, 15 marzo – Dilaga la pratica dell'allacciamento abusivo alla rete elettrica a causa della forte crisi economica. Di questo sono convinti i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo di fronte al fenomeno, ormai imperante, dei furti di energia.

 Un fenomeno che su scala provinciale negli ultimi tempi registra perlomeno un paio di arresti quotidiani ed impegna in maniera capillare gli uomini dell'Arma che per scovare gli allacciamenti clandestini si avvalgono della collaborazione dei tecnici dell'Enel.

Da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, diretto dal Generale di Brigata Teo Luzi, è in corso una vera e propria offensiva finalizzata alla repressione del fenomeno. Un'opera che indirizza la propria attenzione soprattutto su abitazioni site nei sobborghi di Palermo e in provincia, dove il fenomeno è più presente.

"Il servizio – spiegano i carabinieri – consiste in una prima attività di osservazione da parte dei militari, individuando i presunti allacci abusivi per poi, successivamente, procedere all'effettiva constatazione del reato con la collaborazione di esperti del settore che rilevano la mancata presenza di un regolare contatore e la costruzione di un impianto "fai da te" per ottenere energia elettrica. Avuta conferma dell'avvenuto furto, i carabinieri procedono all'identificazione dell'autore del reato e al suo successivo arresto o denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria2.

Di seguito i dati relativi agli arresti e le denunce eseguite dai Carabinieri dall'inizio dell'anno fino alla data odierna, relativi al reato di furto di energia elettrica e truffa:

- nr. 35 persone tratte in arresto, di cui 26 uomini e 9 donne;

- nr. 11 persone denunciate in stato di libertà di cui 6 uomini e 5 donne.

Tra questi varie categorie: casalinghe, impiegati, disoccupati, commercianti, ambulanti, ristoratori, giostrai, pregiudicati e persone sottoposte agli arresti domiciliari nonché nullafacenti.