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Diocesi di Monreale, profanata la chiesa madre di Cinisi

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Terzo episodio in tre mesi, dopo Terrasini e Villagrazia di Carini

CINISI, 2 marzo - Terzo furto nel comprensorio della diocesi di Monreale in meno di tre mesi. Dopo Terrasini e Carini, anche la chiesa madre di Cinisi è stata profanata. La notizia la riporta il sito di Radio Vaticana.

I ladri hanno forzato il tabernacolo centrale sull’altare e hanno rubato la pisside con le Ostie consacrate. Il furto - informa la diocesi - è stato portato a segno nel pomeriggio di mercoledì scorso quando, come ogni giorno, l’arciprete don Vincenzo Gaglio ha aperto la parrocchia alle 16 per permettere ai fedeli di pregare e alle 17 si è accorto che il tabernacolo era stato forzato.

I carabinieri di Cinisi hanno subito aperto un’indagine ed effettuato i rilievi scientifici. “Un episodio inquietante ma non isolato”, si legge in una nota, in cui si ricorda che il 12 febbraio era stata presa di mira la chiesa delle Anime Sante di Terrasini: anche in quel caso è stata trafugata la pisside con le Ostie. Un altro episodio analogo si era già verificato lo scorso 23 dicembre a Villagrazia di Carini, nella parrocchia Maria Santissima delle Grazie. Tra le ipotesi degli inquirenti c’è quella delle sette sataniche. L’episodio ha particolarmente scosso la comunità.

Rammaricato ma non scoraggiato anche padre Vincenzo Gaglio, arciprete di Cinisi, che ha detto: “Siamo rimasti allibiti dalla profanazione della chiesa ma il male non può vincere sul bene. Questi atti, anche se gravi, non turberanno il regolare svolgimento delle attività religiose”.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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