Pioppo, minaccia i familiari con una motosega: accusato di tentato omicidio

In manette Giuseppe Trapani. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il giovane era ubriaco

MONREALE, 29 febbraio – La scorsa notte i carabinieri di Monreale hanno tratto in arresto con l'accusa di tentato omicidio plurimo Giuseppe Trapani, 25 anni, muratore, abitante in Pioppo.

Erano passate da poco le 23 quando alla Centrale Operativa del Comando Gruppo Carabinieri di Monreale, giungeva una telefonata di un giovane che, in evidente stato di agitazione, chiedeva aiuto all’operatore dell’Arma, in quanto il fratello Giuseppe girava per casa brandendo una motosega contro i familiari. L’operatore, intendendo l’urgenza e la gravità della situazione, concentrava nella frazione di Pioppo tutte le pattuglie disponibili che, in pochi minuti, giungevano presso l’abitazione della famiglia Trapani.

Contemporaneamente l’interessato, udite le sirene azionate dai militari come deterrente, si dava a precipitosa fuga tra i vicoli della frazione ma, immediatamente intercettato dai militari del Nucleo Radiomobile e dai comandanti della Stazione di Pioppo e di San Giuseppe Jato, veniva bloccato e condotto in caserma. I carabinieri, intervenuti nell’abitazione di via Provinciale, dopo aver prestato soccorso ai presenti, hanno sentito i testimoni, ricostruendo una vera e propria scena da “film horror”.

Infatti, dopo cena, Giuseppe Trapani completamente ubriaco, rientrava in casa e non trovando un personal computer, che secondo lui era stato nascosto dal fratello, andava su tutte le furie e inveiva contro la madre e la nonna e gli altri congiunti dicendo “sono Gesù”, “vi ammazzo tutti”, “ho sete di sangue” e ormai incontrollabile, incominciava a picchiare chiunque cercasse di portarlo alla calma. Il fratello con la fidanzata e la madre, difendendosi con tutte le forze, riuscivano a cacciare l’aggressore dall’appartamento. Quando ormai sembrava che la situazione si fosse calmata, il silenzio veniva interrotto dal rumore frastornante di una motosega che, imbracciata da Trapani squarciava la porta d’ingresso dell’abitazione e solo per pochi centimetri la lama non feriva le vittime. Fortunatamente il folle gesto si interrompeva quando il folle omicida udiva le sirene delle pattuglie che intervenivano dandosi a repentina fuga a piedi, lasciando sul posto la motosega e i familiari in stato di shock.

Provvidenziale l’intervento dei militari dell’Arma che ha fatto sì che le vittime riportavano solo contusioni ed ecchimosi escludendo così un finale ben più tragico. L’arrestato, accusato di tentato omicidio plurimo su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato condotto presso il carcere dell’Ucciardone di Palermo in attesa dell’udienza davanti al Gip.