Fra i soggetti totalmente scagionati anche l'ex commissario dell'Alto Belice Ambiente, Roberto Terzo
PALERMO, 19 maggio – Non ci furono traffico illecito di rifiuti, né frode nelle pubbliche forniture. Così ha stabilito il Gip Filippo Serio, che ha disposto l'archiviazione per sette soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, in merito alla vicenda scaturita dalla cosiddetta operazione “Eco-Trash”.
Ad ottenere l’archiviazione, peraltro richiesta già dal piemme Francesca Mazzocco nello scorso mese di marzo, sono stati Michele Raspanti (avvocati Giuseppe Gerbino e Fabio Vanella), Roberto Terzo (avvocato Mario Caputo) Filippo Laurino Ferrer (avvocati Rosalia Zarcone e Annalisa Milioto), Giuseppe Speciale (avvocati Cinzia Manzella e Simona Conigliaro), Anna Bordonaro (avvocato Salvatore Caradonna), Se.Reco srl (avvocato Vincenzo Dina), Ecogestioni srl (avvocato Filippo Mulè).
Si conclude in questo modo, pertanto, una vicenda nata nel lontano 2013, che aveva tenute impegnate ben due Direzioni Distrettuali Antimafia (quelle di Palermo e Brescia), per poi essere “derubricata” a traffico illlecito di rifiuti”, che quattro anni fa aveva portato alla firma degli avvisi di garanzia nei confronti degli indagati, oggi scagionati.
Secondo l'accusa, adesso venuta meno, 82 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi e speciali sarebbero stati arbitrariamente classificati come rifiuti non pericolosi e dalla provincia di Palermo sarebbero stati conferiti in un impianto di Mantova, non autorizzato ad abbancarli.
L’inchiesta aveva preso le mosse da un controllo del 2014 nell’impianto di gestione rifiuti di Santa Flavia di proprietà della Ser.Eco srl dove erano state segnalate alcune irregolarità gestionali e si era poi estesa anche all’impianto di Cefalà Diana. Raspanti è l’amministratore di Se.Reco ed Ecogestioni, Speciale e Ferrer operai specializzati della Se.Reco, Terzo, ai tempi, era commissario liquidatore dell’Alto Belice Ambiente, poi dichiarata fallita nel dicembre del 2014.