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Non era reato vietare il bus scolastico a un disabile: scagionati due dipendenti del Comune

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Si tratta dell’ex vicesegretario Giancarlo Li Vecchi e dell’autista Antonino Messina

MONREALE, 25 maggio – Erano stati denunciati dai genitori di un ragazzo disabile in quanto, nell’espletamento delle rispettive funzioni, non avevano consentito allo stesso di salire sullo scuolabus in occasione di una gita scolastica svoltasi l’8 marzo 2019.

Il pubblico ministero aveva ritenuto che vi fossero gli estremi dell’abuso d’ufficio nel comportamento tenuto dal dirigente Giancarlo Li Vecchi e dall’autista Antonino Messina i quali, in ossequio a norme di legge, non avevano consentito ad un alunno disabile di salire sullo scuolabus, stante che il libretto di circolazione del mezzo non prevedeva il posto per l’accompagnatore del disabile ed il mezzo non risultava omologato per il trasporto dei disabili. La dirigente scolastica aveva omesso, nella richiesta rivolta al comune, di segnalare la presenza di un ragazzo disabile e quindi l’ufficio aveva mandato uno scuolabus non adatto ai disabili ed ai loro accompagnatori.
Il giudice dell’udienza preliminare ha accolto le tesi dei difensori degli imputati, Girolamo Rizzuto e Dario Vitrano, sentenziando il non luogo a procedere nei confronti dei due dipendenti comunali, in quanto il fatto non è previsto dalla legge come reato, non rientrando in alcuna fattispecie incriminatrice né sotto il profilo oggettivo né sotto quello soggettivo.
Per il sindaco Alberto Arcidiacono si chiude una vicenda che aveva coinvolto il dirigente Li Vecchi e il dipendente Messina da sempre apprezzati per la loro correttezza, professionalità e qualità umane.

 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

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