I ladri sono entrati forzando l'ingresso principale
MONREALE, 15 ottobre - Probabilmente qualcuno alla ricerca di denaro, certamente qualche balordo. Difficile trovare altre eventuali paternità all’irruzione notturna all’interno dell’ufficio tecnico comunale. Perlomeno di questo sono convinti i carabinieri. Un furto, peraltro modesto, messo a segno all’interno dell’immobile di via XVI marzo, sede dell’ufficio.
I malviventi si sono introdotti nello stabile dall’ingresso principale. Un’impresa neanche facile, dal momento che questo è protetto da una cancellata di ferro, che è stata forzata.
Al di là delle forzature e di alcuni atti vandalici compiuti all’interno degli uffici, però, non sono stare rubate carte o materiale informatico.
Il bilancio stilato dalla pattuglia dei carabinieri della compagnia cittadina parlava di una macchinetta che eroga il caffè rotta, con conseguente furto del denaro contenuto all’interno e di tre cellulari di servizio che erano stati lasciati in ufficio dai rispettivi proprietari. Danni per un totale di circa 500 euro. Per entrare nelle varie stanze, alla ricerca di denaro, i malviventi hanno forzato un paio di porte all’interno dell’ufficio.
A dare l’allarme sono stati gli impiegati comunali che di buon mattino hanno raggiunto l’ufficio. Già alle 7,30 di ieri i dipendenti avevano avvertito i carabinieri, poi accorsi per effettuare i rilievi di rito. Concorde che si tratti di qualche balordo il sindaco Filippo Di Matteo: «Si tratta, probabilmente, di qualcuno che cercava denaro – fa sapere il primo cittadino – Fortunatamente non sono state toccate carte».
Lo spiazzale antistante l’ingresso dell’ufficio tecnico non è un posto sicuro, soprattutto nelle ore notturne. Spesso vi si radunano ragazzi per i loro passatempi ed in qualche circostanza le fioriere sono state danneggiate.
Non è la prima volta, tra l’altro, che l’ufficio tecnico comunale subisce irruzioni notturne. Quella che registrò i danni maggiori risale al 21 marzo del 2001. In quella circostanza furono rubati sei computer di modesto valore economico, ma che contenevano importanti documenti, tra i quali bandi di gare di opere pubbliche, concessioni edilizie e gli elenchi delle imprese di fiducia del Comune.