I controlli sono stati effettuati con l'ausilio di personale dell'Enel
MONREALE, 26 novembre – Due persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Monreale nei giorni scorsi a seguito dell'attività di controllo effettuata dai militari operanti nei comuni di Altofonte e Monreale.
I carabinieri, attivi fin dalle prime luci dell’alba insieme a diverse squadre di tecnici dell’Enel, hanno proceduto ad una serie di accertamenti volti a contrastare il sempre più diffuso reato di furto aggravato di energia elettrica. In questo contesto i Carabinieri di Monreale hanno deferito in stato di libertà M.M. 82 anni, e F.F. 32 anni, coniugato, operaio, perché, la prima a titolo di proprietaria di casa ed il secondo di inquilino, avevano procurato un’alterazione sulla rete di distribuzione tale che i consumi effettivamente registrati apparissero inferiori a quelli realmente dovuti. I Carabinieri di Altofonte invece hanno tratto in arresto Massimiliano Viscuso, pluripregiudicato 39enne, coniugato, poiché aveva danneggiato il quadro elettrico di riferimento per la propria abitazione e, mediante sguainatura di un cavo, aveva creato un allaccio abusivo da cui approvvigionare casa sua.
Nel controllo successivo i militari hanno arrestato anche Amedeo Onorato 68 anni, che aveva creato un sistema ben più ingegnoso: per dissimulare l’allaccio abusivo non aveva danneggiato il contatore, affinché i suoi consumi, pur minimi, apparissero regolarmente registrati per non destare sospetti nella società di distribuzione; aveva però creato un allaccio abusivo direttamente sulla rete principale, attaccando, ad un cavo di distribuzione proprio fuori al balcone di casa, dei morsetti perforatori, ben nascosti dietro una ventola da condizionatore.
Durante il controllo e nel tentativo di evitare le sue responsabilità, aveva mandato la figlia a prendere del contante, con cui avrebbe tentato di corrompere i tecnici operanti, che hanno peraltro riportato immediatamente l’accaduto ai militari presenti: all’uomo sono stati contestati il furto aggravato, la tentata corruzione e la truffa. Condotti entrambi a rito direttissimo dopo una notte nelle camere di sicurezza di Monreale, Viscuso, convalidato l’arresto e chiesti i termini a difesa, si è visto applicare la misura dell’obbligo di firma, mentre Onorato, convalidato l’arresto e chiesti i termini a difesa, è stato rimesso in libertà.