25 gli imputati. Prossima udienza il 12 maggio nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli
PALERMO, 28 aprile – Si è svolta oggi, nell’aula bunker del carcere di Pagliarelli, davanti al Gup Marco Gaeta, l’udienza preliminare inerente ai fatti relativi al cosiddetto “cimitero degli orrori”, quello di San Martino delle Scale.
Circa 180 le parti civili che si sono costituite innanzi al processo. Tra queste il comune di Monreale, l’abbazia e la parrocchia di San Martino delle Scale. 25 i soggetti che sono stati rinviati a giudizio. La prossima udienza si terrà il prossimo 12 maggio, nella stessa sede.
La vicenda San Martino, che suscitò molto scalpore, in un provvedimento a firma del pm Alfredo Gagliardi, vede coinvolti in tutto 25 soggetti, che rispondono, a vario titolo, di varie tipologie di reato. Si va dall’estorsione, alla truffa aggravata, al vilipendio e sottrazione di cadavere al falso materiale.
Per quanto concerne la gestione del cimitero, la questione riguarda 12 soggetti, tra i quali Giovanni Messina, Salvatore Messina 40enne, Salvatore Messina 36enne, Antonino Campanella ed Erminia Morbini, destinatari, a suo tempo, di provvedimento cautelare.
Secondo la Procura, la cui azione era partita dalla raccolta di alcune denunce, ci si trovava in presenza di una organizzazione criminale che, nel corso degli ultimi anni, si era di fatto sostituita ai monaci benedettini - in maniera del tutto abusiva - nella gestione del cimitero, iniziando un vero e proprio commercio di loculi e tombe.
In pratica, il cimitero, ormai saturo da anni, sarebbe stato in grado di accogliere sempre nuovi feretri, perché gli indagati avrebbero illecitamente estumulato vecchie salme, facendo posto a nuovi defunti. In tutto questo, ovviamente, secondo gli inquirenti, intascando laute somme di denaro.
La vicenda, però, ha avuto anche degli altri risvolti, legati all’aspetto delle procedure amministrative, che hanno coinvolto anche l’Asp di Palermo ed il Comune di Monreale.