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I carabinieri scoprono una piantagione di cannabis, arrestato 27enne monrealese

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

In giudizio gli sono stati imposti i domiciliari 

MONREALE, 12 settembre – I carabinieri della Stazione di San Martino delle Scale, hanno tratto in arresto, per l’attività di coltivazione illecita di sostanza stupefacente, Pietro Cassarà, 27enne, disoccupato, monrealese.

L’arresto è avvenuto dopo che i militari avevano scoperto una piantagione di cannabis indica in via SM1, in prossimità del Castellaccio.

L’assidua attività di pedinamento e osservazione effettuata dai militari anche in abiti civili e con autovetture civetta, qualche giorno fa, aveva portato ad individuare in quel luogo, all’interno di un terreno abbandonato ed incolto, ricco di fitta vegetazione, una piantagione con 15 piante di canapa indiana di altezza variabile da circa mezzo metro a due metri e mezzo. Le piante sistemate all’interno di vasi in plastica di dimensioni variabili erano sistemate in due piazzuole ricavate tra la folta vegetazione, e quindi di difficile individuazione. Sul posto inoltre erano presenti diversi arnesi utili per la coltivazione, recipienti di acqua per l’irrigazione e sacchi vuoti di terriccio utilizzato per la piantagione nonché bottiglie vuote di fertilizzante. 

Visto che le piante presentavano un avanzato stato vegetativo e vista soprattutto la presenza del materiale utile per la coltivazione che facevano presupporre che le piante continuavano ad essere “curate”, i Carabinieri decidevano di nascondersi in mezzo alla vegetazione al fine di individuare chi si occupasse della coltivazione.

Dopo un giorno di osservazione, intorno alle 10 di ieri, secondo quanto affermano i carabinieri, Cassarà faceva ingresso nell’area e dopo essersi ben accertato che nessuno lo seguisse cominciava a tastare il terriccio dei vasi per verificare se fosse o meno bagnato e iniziava a spostare i vasi da un posto all’altro. A quel punto i militari uscivano allo scoperto provvedendo a bloccare il giovane che veniva subito tratto in arresto, senza che lo stesso potesse opporre alcuna resistenza.

Le piante di cannabis indica e il materiale utile per la coltivazione sono stati sottoposto a sequestro. Le piante verranno inviate presso il laboratorio Analisi del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo dove verrà quantificato il principio attivo in esse contenuto e quanta marjuana potevano produrre. Dopo le formalità di rito, Cassarà è stato condotto presso il carcere Ucciardone di Palermo e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giorno successivo dopo la convalida dell’arresto, il giudice lo sottoponeva al provvedimento cautelare degli arresti domiciliari.

 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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