Sono state fermate dai carabinieri del Nucleo Radiomobile
PALERMO, 12 luglio – Con la scusa di chiedere un bicchiere d’acqua hanno rubato in casa di un’anziana signora. Per fortuna sono state intercettate dai carabinieri del Nucleo Radiomobile che le hanno arrestate per furto aggravato.
Sono Valentina Bianchi, nata a Segrate (Mi) classe 1990, residente a Palermo senza fissa dimora, pregiudicata e Diana Goman nata a Zagabria (Croazia) classe 1980, residente a Palermo senza fissa dimora, coniugata.
I fatti sono avvenuti nel pomeriggio, quando la Centrale Operativa inviava una pattuglia in via Imera dove erano state segnalate alcune persone che con fare sospetto uscivano da un condominio.
Giunti sul posto i militari notavano tre donne corrispondenti con quelle descritte telefonicamente che si aggiravano con fare guardingo: erano le due persone segnalate, assieme ad una terza di minore età.
Dopo una prima ispezione degli effetti personali, i carabinieri rinvenivano una forbice in acciaio ed alcune schede telefoniche. Durante le operazioni di controllo i militari venivano raggiunti da un uomo, il quale riferiva di aver notato poco prima le tre donne uscire dal portone e dopo aver raggiunto la propria abitazione posta al secondo piano dello stabile, constatava che la guarnizione in gomma della porta di ingresso della propria abitazione era stata strappata dalla sede con il chiaro intento di forzarla per entrare dentro, cosa che veniva verificata dai militari a seguito di sopralluogo presso l’abitazione.
Nel frattempo si è avvicinava ai militari un altro giovane: quest’ultimo riferiva che le donne fermate dai Carabinieri solo qualche ora prima avevano perpetrato un furto presso l’abitazione della nonna distante solo pochi metri.
La donna, una pensionata 70enne ascoltata dai Carabinieri, riferiva di aver fatto entrare in casa due donne che le avevano chiesto di potere bere un bicchiere d’acqua. Una volta entrate in cucina le avevano chiesto se fosse sola in casa. A quel punto la donna si accorgeva che dalla camera da letto usciva un’altra donna a cui chiedeva chi fosse, ma per tutta risposta quella donna, che non aveva visto neppure entrare in casa, le riferiva che stava solo guardando la casa. Immediatamente le due donne si allontanavano dall’appartamento e in quel momento la donna si accorgeva che il primo cassetto del comò in camera da letto era stato aperto e che mancava la somma di 160 € in contanti.
A quel punto la donna allertava il nipote fornendogli le indicazioni per identificare le autrici che poco dopo essere sceso in strada nel tentativo di rintracciarle, notava bloccate dai Carabinieri in via Imera.
Le due donne sottoposte a perquisizione venivano trovate in possesso di tutta la somma di denaro che veniva successivamente restituita alla pensionata, tratte in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso venivano sottoposte al rito direttissimo a seguito del quale gli arresti sono stati convalidati e le due donne sono state poi condannate alla misura della custodia cautelare in carcere e tradotte presso la casa Circondariale “Pagliarelli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.