Ieri la requisitoria del pg Domenico Gozzo, che ricalca la sentenza di primo grado
PALERMO, 25 gennaio – Sono pesanti le richieste del procuratore generale Domenico Gozo nel processo d’appello che costituisce una tranche di quello di “Nuovo Mandamento” nel quale i capi d’imputazione sono la sparizione di Giuseppe Billitteri e il furto di bestiame. Lo scrive stamattina il Giornale di Sicilia, in un articolo a firma di Riccardo Arena.
Le pene richieste sono tre ergastoli e due anni e otto mesi. Si tratta, in pratica della stessa sentenza di primo grado, che era stata emessa dalla prima sezione della corte d’assise il 3 febbraio 2017. La richiesta è arrivata al termine della requisitoria di Gozzo, davanti alla seconda sezione della Corte d’assise d’appello, presieduta da Angelo Pellino, a latere Vittorio Anania.
Giuseppe Billitteri, venditore ambulante, fu inghiottito dalla lupara bianca il 22 marzo 2012. Per questo delitto in primo grado sono stati condannati Giuseppe Libranti Lucido, ritenuto il boss di Monreale, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Antonio Vassallo, di Altofonte. Il primo viene indicato come mandante, gli altri due, invece, sarebbero stato gli esecutori materiali. La richiesta di due anni e otto mesi riguarda un quarto imputato, Valica Buzila, cittadino rumeno.
La colpa di Billitteri, venditore ambulante, tanto da fargli meritare la definitiva scomparsa, sarebbe stata quella di procurare appalti e forniture alle ditte vicine alla cosca del paese. Il delitto sarebbe stato consumato a Monreale, ma il cadavere fu fatto sparire a Camporeale. Inoltre si sarebbe opposto al progetto del grande, nuovo mandamento che avrebbe dovuto unire Partinico, San Giuseppe Jato e Altofonte, accentrando il potere nelle mani di Antonino Sciortino, allevatore di Camporeale assolto in primo grado dall’accusa di mafia e condannato a 18 anni in appello e in Cassazione. La vicenda fu raccontata da Giuseppe Micalizzi, l’uomo che occultò il cadavere di Billitteri e che ha avuto 4 anni e mezzo in abbreviato. L’ambulante fu convocato in un appartamento di Altofonte e inghiottito nel nulla. Il corpo fu caricato nell’auto del pentito e portato a Camporeale.