L’accusa è atti sessuali e sfruttamento della prostituzione minorile. La madre traeva profitto dall’attività
PARTINICO, 19 febbraio - Una storia di degrado umano, di squallore assoluto e purtroppo anche violenza ai danni di una bambina. È quella che hanno scoperto i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria (pool fasce deboli) che ha adottato il provvedimento cautelare concordando con le evidenze investigative rilevate dalla Compagnia Carabinieri di Partinico, che hanno sottoposto agli arresti domiciliari quattro persone ritenute responsabili - a vario titolo - dei reati di atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile.
I fatti risalgono all’estate del 2017 quando, a Trappeto, i militari della locale Stazione notarono un’autovettura appartata, su una strada sterrata adiacente un terreno agricolo, con a bordo un anziano uomo in compagnia di una bambina di 10 anni.
La successiva attività di indagine svolta dai militari consentiva di rilevare elementi probatori utili a documentare che, in più occasioni ed in tempi diversi, due soggetti - un bracciante agricolo 61enne residente a Trappeto e un pensionato 78enne residente a Balestrate - avevano compiuto atti e rapporti sessuali, dietro pagamento in denaro, con una bambina di meno di 11 anni.
Ad organizzare e gestire gli incontri sarebbe stata la madre della minorenne che traeva profitto, incassando modeste somme di denaro (tra i 5 ed i 25 euro), facendo prostituire la propria figlia e, in alcune circostanze, partecipando lei stessa ai rapporti sessuali in presenza della bambina. Anche il padre della minorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari poiché, essendo a conoscenza degli abusi commessi in danno della propria figlia minore (in relazione ai quali traeva profitto in ragione dei pagamenti corrisposti), ometteva di intervenire direttamente e di avvisare le forze di polizia per impedirne l’evento, pur avendo l’obbligo giuridico di farlo in quanto esercente la responsabilità genitoriale.