Ad incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza
SAN GIUSEPPE JATO, 25 gennaio – Nei giorni scorsi il giudice Nicola Aiello del Tribunale di Palermo ha condannato a 1 anno e 4 mesi con pena sospesa il ventisettenne incensurato Salvatore Ceffalia, denunciato nel 2016 e per aver incendiato l'ex isola ecologica di contrada Traversa con lo scopo di ricavarne ferro.
Grazie alle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso i carabinieri erano riusciti a risalire a Ceffalia e al fratello, allora diciassettenne. Ad inchiodare l'imputato sono state dunque le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate dal Comune nell’area un tempo adibita alla raccolta di rifiuti ingombranti. A condurre le indagini ed eseguire gli arresti erano stati i carabinieri di San Giuseppe Jato, coordinati dal comando di compagnia di Monreale.
Dopo aver visionato le immagini, i militari eseguirono una perquisizione nell’abitazione dei due fratelli, dove furono rinvenuti alcuni indumenti indossati durante l’accensione dell’incendio. Si trovavano nel cesto della biancheria. I due, a quel punto, ammisero di essere i colpevoli del rogo che ha mandato in fumo cumuli di rifiuti speciali. La struttura, nonostante fosse chiusa da tempo, conteneva, ancora rifiuti abbandonati abusivamente. Di qui la decisione del Comune di scoraggiare gli abusivi installando delle telecamere a circuito chiuso. Le stesse che hanno fornito informazioni utili per identificare i presunti piromani.
(fonte: palermotoday e vallejatonews)