Il suo ruolo nel peculato sarebbe di concorrente morale
PALERMO, 12 maggio - Il pm Luca Battineri ha concluso la sua requisitoria al processo, che si celebra con rito abbreviato davanti al gup Fabrizio Molinari, sugli extra budget liquidati dalla Regione agli enti di formazione professionale, con la richiesta di condanna a quattro anni per il segretario regionale Patrizia Monterosso.
La vicenda ruota attorno alla liquidazione da parte dell'ex dirigente della formazione Annarosa Corsello, processata col rito ordinario, di 11 milioni di euro in extra-budget agli enti di formazione professionale in aggiunta alle somme previste inizialmente dal piano dell'offerta formativa regionale. "Integrazioni", però, che la Corte dei conti ha già definito illegittime.
Secondo l'accusa, con l'intento di evitare il giudizio contabile nonché il conseguente danno erariale, la Monterosso sollecitò la Corsello a bloccare i pagamenti successivi destinati agli enti di formazione in modo da recuperare le somme concesse indebitamente. Il segretario generale della Regione, quindi, per l'accusa, sarebbe il concorrente morale del peculato milionario commesso materialmente da Corsello, ex dirigente del dipartimento della Formazione. Il pubblico ministero ha sostenuto la tesi secondo la quale l'obiettivo “disegno criminoso” era quello di “sottrarre il segretario generale al giudizio di condanna nel procedimento promosso dalla Corte dei conti”.
Il suo ruolo nel peculato sarebbe dunque per l'accusa di concorrente morale.