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San Martino, blitz dei carabinieri per furto di energia elettrica, scoperto un canile abusivo: due arresti

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

42 animali in precarie condizioni igieniche

MONREALE, 28 aprile – I carabinieri avevano effettuato un blitz per contrastare il fenomeno dilagante dei furti di energia elettrica. Quando, però, sono arrivati sul posto, in contrada Caputello, si sono trovati di fronte un vero e proprio canile abusivo, fatto di 42 cani.

Ieri mattina era scattata l'ennesima operazione, portata avanti dai militari della Stazione di San Martino delle Scale per arginare il fenomeno (ormai di allarme sociale), dei furti di energia elettrica, che causano giornalmente ingenti danni.

I carabinieri, partendo dalle segnalazioni di numerosi cittadini, avevano iniziato, nel corso dei primi giorni della settimana, diversi servizi di osservazione nella zona del Monte Caputello, dove erano stati segnalati dei bruschi cali della tensione elettrica, apparentemente senza motivo. I militari dell'Arma, avevano ben presto individuato la natura di tale problematica, e, nel corso della mattinata di martedì, hanno arrestato due uomini Giuseppe Lo Iacono, 58 enne, e Saverio Romanotto, 43 enne, entrambi operai del posto, che avevano realizzato un allacciamento abusivo alla rete pubblica della corrente elettrica che consentiva loro di usufruire di corrente che non veniva contabilizzata.

Nel corso dell'operazione, però, i carabinieri di San Martino hanno scoperto che i due arrestati, assieme ad una terza persona L.S., 31enne, avevano allestito, in un terreno di loro proprietà, un allevamento non autorizzato di 32 cani adulti e 10 cuccioli di cui 8 addirittura sotto il mese di vita. Gli animali, come constatato dal medico veterinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, anche se apparentemente in buono stato di salute, erano tenuti in condizioni igienico-sanitarie non compatibili con la loro natura, in ricoveri improvvisati privi di illuminazione ed alcuni privi d'aria. Alcuni addirittura si trovavano in piccole gabbie ovvero legati con catene di pochissimi centimetri che, in alcuni casi, avevano loro provocato delle escoriazioni al collo. Inoltre, quasi tutti i cani erano sprovvisti del microchip previsto dalla legge.

Ma le sorprese non erano finite, dei sei cani provvisti di microchip, quattro erano di loro proprietà mentre due esemplari da caccia, come afferma una nota diffusa dal Comando Provinciale dell'Arma, risultavano oggetto di furto ai danni di due cacciatori di Palermo.

I cani oggetto di furto sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Il terreno e i locali dove era stato allestito l'allevamento abusivo sono stati posti sotto sequestro, mentre gli animali, sono stati affidati temporaneamente in custodia ad uno dei denunciati per essere trasferiti, a seguito dell'intervento di personale della Polizia Municipale di Monreale, coordinato dal comandante Antonino Grippi, che si sta occupando delle incombenze amministrative, in strutture di ricovero autorizzate e provviste dei requisiti di legge.

Per i tre uomini, gestori del canile abusivo, è pertanto scattata anche una denuncia in stato di libertà, per ricettazione di cani rubati e maltrattamenti di animali.

Per il furto di energia elettrica, Lo Iacono e Romanotto, sono comparsi davanti il Tribunale di Palermo che, dopo la convalida dell'arresto ne ha disposto la scarcerazione.. 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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