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Pioppo, macellazione clandestina e furto di energia: nei guai un cinquantenne

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Operava nelle campagne di Montelepre. L’intero casolare è stato posto sotto sequestro

MONREALE, 8 aprile – Il vasto hinterland monrealese, caratterizzato da facili nascondigli, soprattutto nelle zone di campagna, si rivela ancora una volta terreno fertile per chi fa della macellazione clandestina il suo pane quotidiano. A maggior ragione adesso, a ridosso delle festività pasquali, quando il consumo di carni bovine ed ovine aumenta in maniera esponenziale.

Argomento che le forze dell’ordine conoscono bene e per fronteggiare il quale impegnano molti dei loro uomini e delle loro energie. A cadere nella rete dei controlli svolti dai carabinieri è stato T.S. un cinquantenne di Palermo, fermato dai militari della stazione di Pioppo, giovedì scorso nel corso della mattinata, a bordo di una Lancia Y durante uno specifico servizio di controllo del territorio tra Monreale e Montelepre. L’atteggiamento dell’uomo ha insospettito i militari che, procedendo alla perquisizione del mezzo, hanno rinvenuto nel cofano otto agnelli macellati ed imbustati singolarmente, in cattivo stato di conservazione e trasporto, pronti per la vendita. L’uomo era sprovvisto di documenti sanitari che attestassero il luogo della macellazione e l’origine degli ovini rinvenuti

Pertanto, gli uomini dell’Arma hanno approfondito gli accertamenti unitamente, avvalendosi della consulenza dei veterinari dell’Asp 6 di Palermo. Successivamente hanno proceduto ad individuare il mattatoio clandestino localizzato in un vecchio caseggiato nelle campagne di Montelepre, da anni nelle disponibilità del cinquantenne.
All’interno della proprietà i carabinieri ed i veterinari hanno, infatti, rinvenuto il tavolo utilizzato per la macellazione con coltelli e mazze, una cella frigorifera pronta per lo stoccaggio delle carni macellate, le pelli degli animali scuoiati e poco distanti, scarti di visceri di ovini ed ossa di bovini.

Inoltre, è stato trovato un bollo ovale che, da verifiche svolte dai veterinari dell’Asp 6 di Palermo, è risultato appartenere ad un mattatoio privato, con licenza ed autorizzazione scaduta.
Lo stesso bollo era stato impresso sulla pelle degli otto ovini, probabilmente con il chiaro intento di trarre in inganno l’ignaro consumatore che avrebbe acquistato la carne convinto della sua provenienza lecita. Ma l’azione dei militari non si è fermata qui. Nel corso dell’ispezione, infatti, hanno scoperto che l’intero caseggiato ed il mattatoio abusivo assorbivano energia elettrica direttamente dalla rete pubblica, così come accertato dai tecnici Enel, intervenuti successivamente sul luogo.
Al termine dell’attività di indagine i carabinieri hanno sottoposto a sequestro penale l’intero mattatoio. Le carni macellate, non potendo essere immesse nel mercato perché prive dei requisiti igienico sanitari, sono state conferite per la distruzione.
L’uomo è stato tratto in arresto per il furto di energia elettrica mentre è stato denunciato in stato di libertà per macellazione clandestina, trasporto di carni in cattivo stato di conservazione, frode in commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine spacciate per genuine.

Il Pubblico Ministero, informato dei risultati dell’attività investigativa, ha disposto che T.S. fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per la convalida dell’arresto che si è tenuta la mattina del giorno dopo.
Il Tribunale, convalidando l’attività svolta dai Carabinieri di Pioppo, disponeva la liberazione dell’arrestato in attesa del procedimento penale con rito ordinario.
L’azione dei carabinieri di Pioppo arriva dopo quella compiuta lo scorso 23 marzo, quando, nei pressi della frazione erano stati rinvenuti, all’interno di un casolare, alcuni suini macellati illegalmente.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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