L'episodio era avvenuto due anni fa all'ospedale Ingrassia
PALERMO, 23 aprile – Non ci fu nessuna violenza o minaccia a pubblico ufficiale, nè interruzione di pubblico servizio lo ha stabilito il tribunale di Palermo, IV sezione penale, che ha assolto C.N., giovane monrealese per non aver commesso il fatto.
I fatti si riferiscono al giugno 2009, quando il C.N. insieme al proprio padre, giudicato separatamente con rito abbreviato, si recava presso il Pronto Soccorso dell'ospedale Ingrassia, per ricevere cure mediche a seguito di forti dolori al petto.
Il padre dopo aver tentato di parlare con un medico per ricevere rassicurazioni sulle condizioni di salute del figlio, veniva, allontanato dalla sala medica, e ne scaturiva una discussione con il personale medico e paramedico, fino all'arrivo dei carabinieri, che denunciavano entrambi per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale ed interruzione di servizio.
Dopo circa due anni di processo, e dopo aver escusso tutte le persone
coinvolte nella vicenda (circa 10), nonchè a seguito delle dichiarazioni rese dall'imputato, la difesa del giovane, rappresentata dagli avvocati Salvino e Mario Caputo, è riuscita a dimostrare l'estraneità di C.N. ai gravi fatti di reato a lui ascritti.
Il pm aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato per insufficienza di prove, il Giudice ha invece accolto la richiesta di assoluzione avanzata dalla difesa perché il fatto non sussiste.
«Esprimiamo soddisfazione dicono i legali del giovane per la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice, il quale in maniera attenta ha valutato le risultanze probatorie emerse nel corso del dibattimento, pervenendo e condividendo le richieste della difesa, ai gravi fatti di reato contestati
che prevedono tra l'altro pene elevate».