Dell’ex boss però non è mai stato ritrovato il cadavere
PALERMO, 3 febbraio - La corte d'assise di Palermo ha inflitto tre ergastoli a Giuseppe Lucido Libranti, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Antonio Vassallo, ritenendoli responsabili dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Giuseppe Billitteri, il venditore ambulante scomparso il 22 marzo del 2012. La corte, pertanto, ha accolto in pieno la richiesta del pm Francesco Del Bene, dando credito pertanto alle dichiarazioni del pentito monrealese Giuseppe Micalizzi.
Billitteri sarebbe stato eliminato per una guerra di mafia nella quale è stato scalzato da forze emergenti che tendevano ad unificare i mandamenti di Partinico e di San Giuseppe Jato in un’unica organizzazione criminale, come ha poi documentato la grande inchiesta “Grande Mandamento”.
La scomparsa di Billiteri fu denunciata dalla moglie e diede luogo a frenetiche ricerche, che portarono al ritrovamento del suo cellulare, ma non a quello del suo corpo. Di Billitteri parlò Micalizzi nel 2014, conducendo i carabinieri del gruppo di Monreale coordinati allora dal colonnello Pierluigi Solazzo nel punto dove si sarebbe dovuto trovare il cadavere di Billitteri, ma il corpo non fu mai ritrovato, perché probabilmente rimosso in tempo.
"Questa sentenza - ha detto Del Bene - ha dimostrato la totale attendibilità del collaboratore Micalizzi". Sono stati disposti risarcimenti alle parti civili tra le quali il Centro Pio La Torre, rappresentato dagli avvocati Ettore Barcellona e Salvatore Cutraro.