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Camporeale, scoperta una piantagione di marijuana, tre persone in manette

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

L’operazione “New Jungle” è stata condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza

CAMPOREALE, 6 settembre – Tre persone sono state arrestate per coltivazione di cannabis in un’operazione condotta congiuntamente da Carabinieri e Guardia di Finanza.

Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, militari appartenenti al G.I.C.O. - Sezione G.O.A. - del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo e militari della Stazione Carabinieri di Camporeale, con il necessario supporto di un elicottero della Sezione Aerea delle Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, nel pomeriggio dello scorso 2 settembre, al termine di un prolungato appostamento, hanno arrestato tre camporealesi, C.P., 72enne, il figlio C.S., 51enne, entrambi già conosciuti alle Forze dell’ordine, e G.G.B., 48enne, sorpresi nella zona boschiva di “Valdibella” a prendersi cura di 258 piante di canapa indiana di altezza compresa tra i 2 e i 3 metri.
La piantagione era stata organizzata su due piazzole, accuratamente predisposte, dopo che era stato effettuato il disboscamento della fitta vegetazione, avendo cura di prevedere un sistema articolato di incanalamento delle acque piovane per l’irrigazione.
La scoperta è stata il frutto delle sinergie operative delle due Forze di Polizia. In particolare, l’individuazione nel corso di un sorvolo della Sezione Aerea delle Fiamme Gialle, è stata confermata anche grazie all’attività info-operativa della locale Stazione dei Carabinieri.
A seguito della scoperta del campo di “erba” illegale, sono scattate le indagini: i militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza, con l’indispensabile contributo sul territorio dei militari della Stazione dei Carabinieri di Camporeale, avviavano una serie di approfondimenti investigativi ed un efficace servizio di sorveglianza che permettevano di individuare i tre coltivatori responsabili della custodia del tesoro illegale. Un tesoro che quest’anno era peraltro agevolato dal microclima nella zona, che è stato così favorevole che le piante erano sostanzialmente cresciute senza bisogno di particolari interventi.
L’operazione, frutto di un’importante sinergia tra Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, ha consentito di deferire alla locale Procura della Repubblica i tre “coltivatori” colti in flagranza di reato. Dei fatti veniva interessata la competente Autorità Giudiziaria, che disponeva di porre i tre soggetti agli arresti domiciliari.
Le piante di canapa indiana estirpate e sottoposte a sequestro nel corso dell’operazione avrebbero reso possibile la realizzazione di circa 130.000 dosi di marijuana, che sul mercato avrebbero prodotto un profitto illecito pari ad oltre 600.000 euro, denaro che sarebbe confluito nelle casse della criminalità organizzata locale.

Ieri si è tenuta l’udienza di convalida da parte del Gip Alessia Geraci. C.S. è difeso dall’avvocato Mario Caputo, C. P., invece, da Salvino Caputo. Al termine dell’udienza sono stati ammessi agli arresti domiciliari. Per G. G.B. è stato disposto l’obbligo di firma giornaliero presso la stazione dei carabinieri di Camporeale.
Nel frattempo si attende il responso circa la qualità e la quantità del principio attivo della sostanza sequestrata per il quale è in corso una perizia.

· Enzo Ganci · Editoriali

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