L’operazione dei carabinieri si è svolta sull’asse Sicilia-Piemonte. LE FOTO
CARINI, 25 giugno – I carabinieri della Compagnia di Carini, supportati dal personale delle Compagnie di Palermo San Lorenzo, Partinico, Arona e Villanova d’Asti, hanno eseguito, tra la Sicilia ed il Piemonte, sette provvedimenti restrittivi, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso, per i reati di “rapina a mano armata”, “furto in abitazione”, “ricettazione”, “evasione” e “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
L’attività investigativa, svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carini e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, è iniziata nell’estate del 2014 a seguito di due rapine ai danni di un esercizio commerciale e di una farmacia di Carini. In entrambi i casi i malviventi avevano agito in gruppo ed armati di pistola, impossessandosi dell’incasso e di tabacchi. Dopo pochi mesi, sempre nel comune di Carini, lo stesso gruppo criminale commetteva un’altra rapina ai danni di una rivendita di tabacchi, agendo con le medesime modalità ed armati di un coltello.
Grazie alle testimonianze fornite dalle vittime ed alle preziose informazioni acquisite sulla scena del crimine, veniva avviata una complessa e prolungata attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video, che permetteva di individuare i componenti del pericoloso gruppo criminale, la maggior parte dei quali già noti per altre azioni delittuose. Dal prosieguo delle indagini è emerso che la banda era responsabile anche di svariati furti commessi nelle residenze estive sul litorale carinese, facendo razzia di masserizie, attrezzi da lavoro ed elettrodomestici. I militari sono inoltre riusciti ad accertare un caso di ricettazione, di un motociclo risultato rubato a Pantelleria.
La recrudescenza dei numerosi eventi delittuosi aveva destato un diffuso allarme sociale tra la popolazione carinese. Inoltre, la freddezza e la determinazione della banda veniva ancor di più evidenziata quando gli investigatori hanno scoperto che uno dei suoi componenti agiva nonostante fosse stato già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altra causa.
Le fonti di guadagno del gruppo criminale, non si limitavano ai proventi dei reati predatori. Verosimilmente, infatti, gli stessi venivano reinvestiti nel fiorente traffico di stupefacenti (hashish, marijuana e cocaina) tra il capoluogo e le città di Partinico e Carini.
I soggetti colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono: Andrea Marino (di 39 anni già detenuto per altra causa presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo), Michele Viola (palermitano di 38 anni, già arrestato domiciliare), Natale Lo Cicero (palermitano di 40 anni, emigrato nel comune di San Damiano d’Asti), Girolamo Savasta (palermitano di 34 anni, domiciliato ad Isola delle Femmine). Altre quattro persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari: Nunzio Arculeo (di 28 anni domiciliato a Partinico), Andrea Scafidi (palermitano di 25 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa), Alessandro Fanara (carinese di 33 anni, emigrato nel comune di Fosseno (NO). Infine è stato sottoposto all’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria anche il 29enne carinese Giovanni Bergamino. Sono ancora in corso le ricerche di un altro complice, resosi irreperibile.