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Omicidio di Partinico: l’accusato è Francesco Autovino

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

E’ stato arrestato dai carabinieri. In manette pure Giuseppe Autovino e Gianluca Rizzo

PARTINICO, 23 giugno – Ci sarebbero dei futili motivi alla base della rissa scaturita ieri in via Cimabue a Partinico al termine del quale è stato ucciso il giovane Antonio Salvia, 24 anni, già noto alle forze di polizia per trascorse vicende giudiziarie.

All’origine della lite, ci sarebbe stato il danneggiamento dell’autovettura di Francesco Autovino bruciata a Partinico lo scorso 13 maggio. Il teatro della follia è la centralissima via Cimabue. Una discussione nata per un motivo banale, trasformata in rissa in pochi secondi. Nella mattinata di ieri, Antonio Salvia e Gianluca Rizzo erano andati a parlare con i fratelli Autovino per discutere del danneggiamento dell’autovettura che veniva attribuito a Rizzo. Dalle parole si passa alle mani e nel corso del litigio “scappa” una coltellata al torace che ferisce mortalmente Salvia. Trasportato all’Ospedale Civico di Partinico dallo stesso Rizzo ed altri sui amici, il giovane, arrivato in condizioni disperate, è deceduto per shock emorragico causato dall’abbondante perdita di sangue.

Almeno quattro le coltellate inflitte al giovane: tre superficiali al braccio sinistro e quella mortale al torace. A nulla è servita la corsa in ospedale. Le immediate attività d’indagine avviate dai carabinieri della Compagnia di Partinico hanno consentito di riscostruire le fasi della rissa e bloccare tutti i protagonisti: Gianluca Rizzo 26 enne di Partinico e i fratelli Autovino: Francesco di 48 anni e Giuseppe di 54. Nelle fasi concitate della rissa spunta fuori il coltello con cui Francesco Autovino ha pugnalato mortalmente Antonio Salvia. La salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Palermo. Francesco Autovino era stato già arrestato e condannato per l’omicidio avvenuto nel ’92 di Giuseppe Torano, il pensionato 72enne ammazzato nella sua abitazione di Partinico per una rapina.

Al termine di indagini “delicate e difficili ma concludenti”, coordinate dalla Procura Palermo e dal Sostituto Procuratore Paolo Guido, i carabinieri hanno arrestato Francesco Autovino con l’accusa di omicidio, rissa aggravata e porto di oggetti atti ad offendere, nonché Giuseppe Autovino e Gianluca Rizzo con l’accusa di rissa aggravata e porto di oggetti atti da offendere. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Pagliarelli in attesa dell‘udienza di convalida.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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