Il Tar dice no alla sospensiva, il Comune potrà affidare il servizio di assistenza legale

Ad impugnare la delibera di giunta era stato l’Ordine degli avvocati di Palermo

MONREALE, 12 giugno – Il servizio di assistenza legale al Comune potrà essere affidato in via definitiva. Il Tar Sicilia, infatti, ha detto no alla richiesta di sospensiva avanzata dall’Ordine degli avvocati di Palermo, che aveva puntato il dito contro la delibera che individua nell’avvocato Claudio Trovato l’affidatario del servizio.

Di fronte al Tribunale Amministrativo della Sicilia è andato in scena una sorta di primo round tra il Comune di Monreale e l'Ordine degli avvocati di Palermo che ha impugnato la delibera di giunta, il bando di gara e tutti gli atti connessi alla procedura per l'affidamento a terzi dei servizi legali, chiedendone l’annullamento.
Il Comune di Monreale, in persona del sindaco Piero Capizzi, rappresentato e difeso dall’avvocato Mimmo Rizzuto, si è quindi costituito in giudizio per chiedere il rigetto del ricorso.
Con un’ordinanza firmata qualche giorno fa dal presidente della Terza sezione del Tar regionale Solveig Coglian, i giudici, pur non entrando nel merito , che sarà discusso nel corso di una udienza che verosimilmente potrà essere fissata tra circa tre-quattro anni, hanno deciso di non concedere la sospensiva.
Il Comune di Monreale, alla luce delle determinazioni emesse dal tribunale amministrativo, può quindi proseguire l'iter amministrativo che porterà così all'aggiudicazione definitiva della procedura aperta che in via provvisoria era stata aggiudicata all'avvocato Claudio Trovato.

L'azione dell'Ordine degli avvocarti era spinta, essenzialmente, da due motivi: uno riguardava l'esiguità dei compensi previsti, considerati poco decorosi e mortificanti per la professione, l'altro, invece, partiva dalla necessità di terzietà dell'avvocato nei confronti dell'ente che invece con un servizio "strutturato" in questo modo avrebbe potuto dar luogo ad un rapporto di dipendenza.

“ Si tratta di un provvedimento che sicuramente mi ha concesso grande soddisfazione professionale – dichiara l'avvocato Mimmo Rizzuto - anche se devo onestamente ammettere che mi sono approcciato con grande imbarazzo alla difesa dell’ente essendo la mia controparte l’ordine professionale a cui appartengo. Ho però alla fine privilegiato l’aspetto etico e deontologico che mi imponeva di non rinunciare all’incarico conferito dal comune di Monreale poiché la mia esperienza professionale in difesa dell’ente ha ormai durata quarantennale. La questione oggetto del giudizio afferiva alla tutela e alla salvaguardia da parte del ordine professionale degli avvocati di Palermo del decoro e della dignità dell’avvocato in funzione del regime corrispettivo previsto dal bando di gara per l’affidamento dei servizi legali e devo ammettere – conclude Rizzuto - che indipendentemente dall’esito del giudizio l’iniziativa dell’ordine professionale a tutela del detto decoro e dignità è sempre ed in ogni caso doverosa”.