Non fu tentata truffa, assolto l’ex consigliere comunale Ninni Giannetto

Per il tribunale di Palermo “il fatto non costituisce reato”

MONREALE, 18 maggio – Quelle deleghe non erano false e non ci fu alcuna tentata truffa. Per questo il tribunale di Palermo ha assolto l’ex consigliere comunale Ninni Giannetto, che sei anni fa era stato accusato pure di falso ideologico.

A pronunciare la sentenza di assoluzione è stato il giudice Vincenza Gagliardotto della V sezione penale del tribunale di Palermo, che ha chiuso, positivamente per l’ex consigliere comunale di Monreale, una vicenda che si era protratta per diversi anni, affermando che “il fatto non costituisce reato”. Per Ninni Giannetto, difeso dall’avvocato Piero Capizzi, è decaduta pure l’accusa di falso ideologico, che nel frattempo è stato depenalizzato dall’ordinamento giuridico, trattandosi di scrittura privata.

I fatti risalgono al 2010 quando Giannetto, all’epoca legale rappresentante del patronato Senas che operava a Monreale, aveva presentato una ventina di deleghe di persone che si erano rivolte a lui per disbrigo pratiche dell’Inps. Due di queste però, risultavano decedute diversi mesi prima.

Da lì era nata una maxi inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, che, per la verità, riguardava diversi patronati, nell’ambito della quale Giannetto si era visto prima bloccare le pratiche da parte dell’Inps, quindi rinviare a giudizio, poiché la Procura della Repubblica, cui nel frattempo era stato inviato il carteggio, riteneva false le deleghe presentate dai due utenti deceduti nel 2009.

In sede di dibattimento, la difesa ha dimostrato la validità delle istanze presentate da Giannetto, benchè gli utenti fossero deceduti, facendo leva sul fatto che la presentazione delle deleghe non aveva inficiato la sottoscrizione dei documenti e pertanto non c’era alcuna volontà di truffare l’Inps.