I familiari di Giuseppe Campanella querelano Massimo Giletti per diffamazione aggravata

Il conduttore de “L’Arena” il 3 aprile scorso aveva parlato di “famiglia mafiosa”

MONREALE, 7 maggio – I familiari di Giuseppe Campanella, l’operaio forestale di Pioppo del quale aveva parlato la trasmissione televisiva “L’Arena”, andata in onda su Raiuno lo scorso 3 aprile, hanno sporto querela contro il conduttore Massimo Giletti per diffamazione aggravata.

Lo rende noto il legale dei familiari stessi, l’avvocato Salvino Caputo. Questa mattina, infatti, come fa sapere lo stesso avvocato,
Luana Campanella, Giuseppe La Corte, Giuseppa Campanella, Giovana Trafficante, Pietro Campanella, Caterina Campanella, Giovanni Campanella e Giovanni Campanella, tutti familiari di Giuseppe Campanella, hanno presentato, presso la Procura della Repubblica di Palermo, per il tramite della Stazione dei carabinieri di Pioppo - Monreale - atto di querela nei confronti del conduttore televisivo Massimo Giletti per il reato di diffamazione aggravata a mezzo del sistema televisivo. Querela presentata anche nei confronti del direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, e del direttore di Raiuno Andrea Fabiano per avere omesso il doveroso controllo sul contenuto della trasmissione televisiva.

Nel corso della trasmissione televisiva " L'Arena " andata in onda lo scorso 3 aprile - era stato affrontato il problema dei forestali della Regione Sicilia .Durante la trasmissione veniva intervistato Giuseppe Campanella residente a Pioppo, che pur avendo subito oltre 18 anni fa una condanna per reato associativo continuava a lavorare come operaio stagionale presso il demanio forestale della Regione. Il conduttore Giletti nel corso della trasmissione definiva Campanella "esponente della famiglia mafiosa dei Campanella di Pioppo, e esponente della famiglia dei Campanella, famiglia importante nel contesto mafioso di Pioppo".
“Tali affermazioni - afferma l’avvocato Caputo – gravemente lesivi dell' immagine, dell'onore e della pubblica considerazione di cui godono i Campanella evidentemente sono state riferite nel corso della trasmissione senza operare quel doveroso controllo che si impone quando si fa riferimento a persone ed a vicende giudiziarie. I Campanella non solo non hanno mai riportato condanne e sono tutti soggetti incensurati, ma non sono stati coinvolti in indagini di mafia e di criminalità organizzata.
Infatti nelle recenti operazioni antimafia condotte a Pioppo dai Carabinieri di Monreale nessun componente della famiglia di Giuseppe Campanella è stato coinvolto”

“I miei assistiti – continua Caputo – sono stati definiti "appartenenti alla importante famiglia mafiosa dei Campanella. Più volte nel corso della trasmissione in maniera irresponsabile e con grave mancanza di professionalità da un conduttore che ha affermato circostanze gravemente diffamatorie nei confronti di.persone incensurate e totalmente estranei a contesti mafiosi. Ancora una volta – dice ancora Salvino Caputo – per garantire i livelli di ascolto si distrugge l’immagine e la dignità di persone innocenti che sono stati presentati a milioni di telespettatori quali esponenti di un clan mafioso. Questo è un modo di fare televisione irresponsabile, privo di professionalità e che non fa onore alla rete televisiva nazionale che dovrebbe operare con grande rigore nella verifica delle fonti di informazione”.