Cambia il giudice, rinviato a luglio il processo contro l’ex sindaco Di Matteo

Il presidente della terza sezione penale è stato destinato ad altro incarico

MONREALE, 21 aprile – E’ stato rinviato al prossimo 6 luglio il processo a carico dell’ex sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo sul quale gravano le accuse di abuso d’ufficio e falso. Due procedimenti inizialmente separati che, però, sono stati unificati.

Il motivo del rinvio è di natura organizzativa, poiché il presidente della terza sezione penale, Fabrizio La Cascia, inizialmente titolare del procedimento, è stato destinato ad altri incarichi e pertanto dovrà essere sostituito da un altro magistrato che il tribunale non ha ancora ufficialmente individuato. Dovrebbe farlo a breve.

Il 6 luglio, quindi, dovrebbe cominciare la fase dibattimentale del processo nel quale l’ex sindaco, assistito dall’avvocato angelo Brancato, dovrà rispondere di abuso d’ufficio e falso. La prima accusa riguarda una ventina di determine sindacali, sottoscritte proprio da Di Matteo mentre era sindaco di Monreale, con le quali, tra il 2013 ed il 2014, erano state concesse alcune autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico per attività commerciali. L'azione della Procura era stata condotta poiché l'ex primo cittadino avrebbe esercitato poteri, quelli degli atti concessori, che la legge attribuisce solo ai dirigenti degli uffici preposti, causando, con questo comportamento, secondo le teorie accusatorie, un "ingiusto vantaggio patrimoniale" ai beneficiari.

La seconda, invece, fa riferimento a quando l’amministrazione comunale di Monreale, all’epoca dei fatti, guidata da Di Matteo, avrebbe esentato da pagamento del suolo pubblico la “Bahlara. s.a s. di Scalera Rosaria”, la società che realizzò l’iniziativa dei mercatini di Natale nella quale venivano venduti oggetti di artigianato e prodotti tipici.
Nel processo contro Di Matteo il Comune di Monreale si è costituito parte civile, nominando per questo l’avvocato Fabio Calderone.