Condannato per falsa testimonianza, in appello viene assolto perché il fatto non sussiste

M.S., 36 anni monrealese aveva testimoniato in un processo civile

MONREALE, 18 aprile – Quella testimonianza non era falsa e quel giovane, proprio per questo motivo, deve essere assolto perchè il fatto non sussiste. Questo, in sintesi, il ragionamento con cui la Corte d’Appello del tribunale di Palermo ha assolto M.S., 36 anni, monrealese che due anni fa era stato condannato in primo grado.

A pronunciare la sentenza di assoluzione è stato il giudice Gianfranco Garofalo della prima sezione della Corte d’Appello del distretto di Palermo, che ha ribaltato, pertanto, il verdetto emesso contro il giovane monrealese il 29 aprile del 2014, che era stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) per falsa testimonianza.
I guai di M.S. erano cominciati quando era stato chiamato a testimoniare in un processo civile in favore di un suo conoscente, a seguito di una caduta di quest’ultimo, per la quale era stato chiesto un indennizzo al Comune di Monreale a causa delle pessime condizioni delle strade.

M.S., per questo motivo, davanti al Giudice di Pace, aveva reso la sua testimonianza che non era stata ritenuta attendibile, tanto che questi aveva denunciato il monrealese alla Procura di Palermo, proprio per testimonianza falsa. La Procura, allora, nella primavera del 2013, lo aveva rinviato a giudizio, trasformato poi in condanna un anno dopo.
Nel frattempo, probabilmente a causa di questa testimonianza ritenuta mendace, il tribunale civile aveva rigettato la richiesta di indennizzo avanzata dalla vittima della caduta. In appello, però, entrambe le situazioni si sono ribaltate: il danneggiato, assistito dall’avvocato Francesco Pepe, è stato rimborsato anche delle spese legali dei due gradi di giudizio, M.S., invece, in sede penale, assistito dall’avvocato Salvatore Gambino ha visto diradare tutti gli addebiti a suo carico perché il fatto non sussiste.