Non spiavano le conversazioni radio del Corpo Forestale, prosciolti due ragazzi pioppesi

Erano stati denunciati nel luglio 2014 quando erano ancora minorenni

MONREALE, 12 aprile – Monreale era in piena emergenza incendi e la loro passione per le ricetrasmittenti fu scambiata come un’illecita intromissione nelle attività del Corpo Forestale. Dopo essere stati denunciati, però, adesso arriva il proscioglimento per due ragazzi di Pioppo.

Lo ha sancito il giudice per le udienze preliminari Antonia Pardo, del tribunale dei minori di Palermo (i due giovani all’epoca dei fatti non avevano compiuto ancora 18 anni), che ha optato per il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti di M.L. e P.G., due giovani che si divertivano a fare i radioamatori.

Entrambi il 26 luglio del 2014 erano stati fermati dai carabinieri, che avevano giudicato sospetta la loro presenza per strada, tanto da disporre pure una perquisizione personale e veicolare. In quella circostanza M.L. e P.G. erano stati trovati in possesso di una ricetrasmittente sintonizzata sulla frequenza del Corpo Forestale, impegnato a domare un vasto incendio che si era propagato nel circondario di Monreale.

Un comportamento che aveva indotto i militari a deferire a piede libero alla Procura dei Minori i due ragazzi per illecita captazione della conversazione delle forze dell’ordine, disponendo pure il sequestro delle radio, poi restituite.
In sede di udienza preliminare, però, i due ragazzi pioppesi, difesi dall’avvocato Piero Capizzi, hanno affermato, dimostrandolo, che la provenienza delle apparecchiature era lecita e non furtiva, ma soprattutto che l’utilizzo di quelle non era stato fraudolento, in quanto le radio disponevano di un sistema di sintonizzazione automatica delle frequenze, che si agganciavano a quelle più vicine.

In sostanza i due ragazzi non avevano decriptato un segnale radio protetto, ma avevano solo acceso i loro apparecchi per ascoltarlo, senza mai frapporsi nelle conversazioni mirate allo spegnimento dell’incendio.