Spaccio di droga ad Aquino, in manette un’intera famiglia

L’azione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Monreale

MONREALE, 18 dicembre - Nel pomeriggio di mercoledì scorso i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Monreale hanno tratto in arresto un intero nucleo familiare, residente nella frazione di Aquino, dedita – secondo gli inquirenti – solo ed esclusivamente allo spaccio di sostanze stupefacenti, unico introito al sostentamento della famiglia.

Si tratta di Giovanni Correnti, cinquantatreenne e del figlio Paolo, venticinquenne, entrambi volti noti alle Forze dell’Ordine, aiutati nell’attività dalla moglie R.A., quarantasettenne e della figlia C.V. appena diciottenne.

In particolare, i militari dell’Arma, avendo avuto notizia della rigogliosa attività condotta dai quattro, hanno eseguito una perquisizione finalizzata alla ricerca di sostanze stupefacenti con l’ausilio di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Palermo. Dopo ore di estenuanti ricerche all’interno dell’abitazione, i carabinieri, in un terrazzo adiacente all’abitazione, raggiungibile solo ed esclusivamente dai Correnti, adiacente alla loro veranda, ben occultata in una finestrella, è stata rivenuta una borsa contenete 6.700 euro in banconote di vario taglio, materiale per il taglio ed il confezionamento di stupefacenti, 57 grammi circa di cocaina, 69 grammi circa di mannite (sostanza spesso usata per il taglio della cocaina), 8 grammi circa di hashish (suddivisa in sei dosi già confezionate) e 3 grammi circa di marijuana, oltre a sei dosi di cocaina dal peso complessivo di 2,5 grammi circa.

Tutte le sostanze sequestrate nel corso dell’operazione antidroga, saranno analizzate dal L.A.S.S. carabinieri di Palermo, al fine di accertare l’esatto principio attivo delle stesse.
I Correnti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno atteso in regime di arresti domiciliari il rito direttissimo che si è concluso nella giornata di ieri, con la convalida dell’arresto, la misura cautelare degli arresti domiciliari per Giovanni Correnti e l’immediata scarcerazione per gli altri familiari.