Nessun abuso d’ufficio, né peculato: assolti il vicesegretario del Comune Li Vecchi ed il provveditore Di Salvo

 I due erano stati denunciati dal Comando di Polizia Municipale

MONREALE, 17 dicembre – Erano stati accusati di abuso d’ufficio e di peculato, ma ora sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Si è conclusa così la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il vicesegretario del Comune, Giancarlo Li Vecchio ed il provveditore, Gioacchino Di Salvo.

Li Vecchi era stato accusato di abuso d’ufficio, Di Salvo, invece, anche di peculato. A stabilire che il fatto non sussiste è stato il giudice Molinari, con sentenza emessa ieri nel giudizio abbreviato che si è tenuto presso il Tribunale di Palermo. A sporgere denuncia era stato un altro “ramo” del Comune di Monreale: il comando di Polizia Municipale per presunte irregolarità inerenti la vendita effettuata ad una cittadina monrealese, che ne aveva fatto richiesta, di alcune motociclette da rottamare.

Il Comune aveva risparmiato i soldi della rottamazione ed aveva incassato anche quelli dell’acquisto delle suddette motociclette. Ma l’operato del dirigente e del funzionario non era stato ritenuto lecito da parte del Comando di Polizia Municipale che aveva inoltrato esplicita denuncia alla Procura della Repubblica, evidenziando accuse che, alla luce del pronunciamento del tribunale, si sono rivelate prive di fondamento.
“Non ho mai avuto dubbi sull’operato dei due funzionari comunali – ha dichiarato il sindaco Capizzi, tanto che il Comune non si è neppure costituito parte civile. Occorre valutare bene ed avere molta prudenza – ha continuato il sindaco, prima di denunciare le persone verificando, non superficialmente, che ci si trovi in presenza di fattispecie penalmente rilevanti”.
Ora il Comune dovrà rimborsare le spese legali sostenute dai due dipendenti comunali, assolti con formula piena, con aggravio a carico del bilancio comunale.