A rappresentarlo sarà proprio l’attuale sindaco, Piero Capizzi a titolo gratuito
MONREALE, 6 ottobre – L’amministrazione comunale, con una delibera di giunta ratificata ieri, decide di chiedere di costituirsi parte civile nei confronti dell’ex sindaco, Filippo Di Matteo nel procedimento penale che riguarda pure i dipendenti comunali Mario Cusimano e Giuseppa Pandolfo.
I tre, il prossimo 13 ottobre, dovranno, infatti, comparire davanti il Gup Roberto Riggio del tribunale di Palermo nell'udienza preliminare, dopo la conclusione delle indagini coordinate dal pm Enrico Bologna. Sarà quindi l'udienza preliminare a stabilire per i tre un eventuale rinvio a giudizio o il proscioglimento. Di Matteo dovrà rispondere di abuso d'ufficio. Cusimano e Pandolfo pure di omissione.
La questione riguarda una ventina di determine sindacali, sottoscritte proprio da Di Matteo mentre era sindaco di Monreale, con le quali, tra il 2013 ed il 2014, erano state concesse alcune autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico per attività commerciali.
L'azione della Procura era stata condotta poiché l'ex primo cittadino avrebbe esercitato poteri, quelli degli atti concessori, che la legge attribuisce solo ai dirigenti degli uffici preposti, causando, con questo comportamento, secondo le teorie accusatorie, un "ingiusto vantaggio patrimoniale" ai beneficiari.
L'indagine aveva coinvolto pure, in un caso, il vicecomandante della Polizia Municipale, Mario Cusimano e il commissario Giuseppa Pandolfo (per i quali il Comune non ha manifestato la volontà di chiedere la costituzione di parte civile) i quali, secondo la Procura, avrebbero partecipato all'attività concessoria senza avere esperito la necessaria istruttoria.
A rappresentare il Comune in giudizio quale “parte offesa” sarà proprio l’attuale sindaco, Piero Capizzi, che di professione, come è noto, fa l’avvocato. Capizzi, come recita la delibera di giunta, rappresenterà l’Ente “gratuitamente onde non gravare sul bilancio comunale”.
Di Matteo, invece, sarà rappresentato dagli avvocati Rosaria Messina e Angelo Brancato; Mario Cusimano da Giuseppe Botta, Giuseppa Pandolfo, infine, dall’avvocato Salvino Pantuso.