A determinare il sinistro una disconnessione della pavimentazione
MONREALE, 13 maggio – Arriva l’ennesima sentenza che vede il Comune soccombere in giudizio a causa di una delle tante buche che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini, che poi, rivolgendosi al tribunale, ottengono congrui risarcimenti.
Stavolta l’amministrazione comunale è stata condannata a sborsare una cifra di poco superiore ai 13 mila euro, oltre alla rivalutazione monetaria e ad ulteriori 2.637 euro di spese processuali.
A pronunciare la sentenza è stato il giudice Valentina Cimino della terza sezione civile del tribunale di Palermo, che ha accolto la tesi dall’avvocato Francesco Pepe, difensore di F.D.L, vittima di una rovinosa caduta in via Cappuccini, il 13 novembre del 2010, dove era presente una disconnessione della pavimentazione del marciapiede, che tra l’altro sarebbe stata coperta dal terriccio e quindi non visibile. Situazione, quest’ultima, confermata pure da un teste, che ha deposto durante il processo e che ha riconosciuto i luoghi oggetto della caduta, nelle foto che gli sono state sottoposte.
F.D.L., un giovane di vent’anni, cadendo, si procurava pure delle lesioni. Il risarcimento è stato riconosciuto sulla base del principio che sarebbe toccato al Comune la manutenzione dei luoghi e l’attivazione di tutte quelle precauzioni finalizzate ad evitare infortuni alla cittadinanza.
Per la valutazione del danno, per quello che in termini civilistici si chiama “quantum debeatur”, è stata necessaria la nomina di un medico legale che ha reputato compatibili le lesioni riportate dalla vittima con la caduta oggetto del giudizio. F.D.L. in quella cicorstanza aveva riportato la frattura composta del malleolo peroneale destro, con postumi invalidanti del 4% ed un periodo di invalidità complessivo di 80 giorni.