V.M. all'epoca 70enne, cadde in via Antonio Venenziano a causa di una buca
MONREALE, 3 aprile – Quindicimila euro, spicciolo più, spicciolo meno, è la cifra che il Comune di Monreale sarà costretto a sborsare per risarcire l’ennesimo utente della strada, vittima di una caduta a seguito della quale ha riportato dei danni.
Una vicenda che, ormai, rischia di assumere i toni dell’ordinarietà e che, così come le altre precedenti, va a gravare sulle casse comunali, ormai abituate a questi esborsi continui dovuti alla pessime condizioni delle arterie cittadine. La cifra è comprensiva della somma che toccherà alla vittima della strada e delle spese processuali, più gli interessi.
A pronunciarsi a sfavore del Comune è stato il giudice onorario Caterina Pizzuto, appartenente alla terza sezione del tribunale civile di Palermo, che ha dato ragione a V.M un’anziana signora, all’epoca dei fatti settantenne, per la caduta da questa riportata il 18 aprile del 2012, intorno alle 11,30, mentre stava percorrendo la via Antonio Veneziano nei pressi della via Guido Baccelli, la traversina in pieno centro cittadino, che porta in via Pietro Novelli, che le ha provocato danni di un certo rilievo dal punto di vista fisico.
La donna, infatti, in giudizio assistita dall’avvocato Francesco Pepe (il Comune, invece, era patrocinato dall’avvocato Sabrina Rasconà), veniva trasportata presso il vicino ospedale Ingrassia, dove gli esami strumentali riscontravano una “frattura pluriframmentaria scomposta epifisi prossimale del omero sinistro”.
La caduta, come ha stabilito il tribunale, avvalendosi tra l’altro delle testimonianze oculari, era dovuta ad una buca non segnalata, nella quale la donna si imbatteva mentre attraversava la strada.
A seguito dell’incidente, la donna era stata costretta a rimanere immobilizzata totalmente per una trentina di giorni, poi parzialmente invalida per un’altra cinquantina.