Il comune è stato condannato a sborsare circa 18 mila euro
MONREALE, 19 febbraio – Scappava da un probabile morso dei cani, ma si imbattè in una buca stradale, candendo rovinosamente a terra e ferendosi ad una spalla. Adesso sarà rimborsato dal Comune, “reo” di non aver provveduto alla risistemazione stradale, né alla custodia dei cani.
È la storia di C.G., un anziano monrealese, oggi 66enne, ma all’epoca dei fatti, avvenuti il 2 dicembre del 2011, di anni ne aveva 62, che intorno alle 23,30 di quel giorno camminava lungo la via Mulinello, nei pressi di Aquino, venendo inseguito da un branco di sette cani che stazionavano lungo quella strada.
L’uomo, nel tentativo di evitare l’aggressione, se la dava a gambe, salvo, così come hanno riferito pure i testimoni in sede di giudizio, cadere a terra a causa di una buca, finendo nel canale di irrigazione che scorre lì vicino.
Adesso “si consolerà” con quasi 14 mila euro, ai quali andrà aggiunta la classica rivalutazione monetaria, oltre la cifra di quasi tremila euro, necessaria a coprire le spese legali. Per il Comune, pertanto, un esborso di circa 18 mila euro, che andranno a gravare sulle non floride casse municipali.
A pronunciare la sentenza è stato il giudice monocratico Chiara Francesca Maria Spiaggia, appartenente alla Terza Sezione Civile del Tribunale di Palermo, che ha accolto la tesi dell’avvocato Francesco Pepe, difensore di C.G. ed ha condannato il Comune, rappresentato in giudizio dall’avvocato Giovanni Tamburello.
In quella sede si sono contrapposte le due posizioni: da una parte G.C. che, assieme al suo legale ha sostenuto come toccasse al Comune tanto la custodia dei cani, quanto la cura del manto stradale, dall’altra l’amministrazione comunale, secondo la quale la caduta dell’anziano sarebbe stata determinata solo da sua disattenzione, considerato che conosceva bene la strada, abitandovi.
Il dibattimento, inoltre, ha fatto emergere che l’anziano non subì conseguenze causate da eventuali morsi dei cani, ma si ferì alla spalla sinistra, tanto da dover essere accompagnato all’ospedale Ingrassia di Palermo, per ricevere le prime cure. Dopo di che, per la vittima cominciò un calvario, successivo alla caduta, che lo obbligò a 40 giorni di invalidità totale e ad altri 20 di inabilità parziale. La caduta, inoltre, gli procurò danni permanenti nella misura del 6%.